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QUANDO LA SICUREZZA AMBIENTALE DIVENTA OCCASIONE DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE. IN TOSCANA I MIGRANTI COLLABORANO ALLA MANUTENZIONE DI OASI NATURALISTICHE

Pubblicato il 10/04/2017

VINCENZI: "ORGOGLIOSI CHE L'INIZIATIVA DI UN CONSORZIO BONIFICA SIA ESEMPIO DI BUONA PRATICA IN QUESTI TEMPI DIFFICILI

Una bellissima mattinata all'insegna della salvaguardia dell'ambiente, della conoscenza del territorio e della promozione dell'accoglienza e dell'integrazione: si può riassumere così l'appuntamento che, nell'oasi del Bottaccio a cavallo tra Capannorese e Bientinese in provincia di Lucca, ha visto impegnati circa 150 tra studenti, volontari delle associazioni ambientaliste e migranti richiedenti asilo politico, provenienti da Costa d'Avorio, Gambia, Nigeria, Senegal ed ospitati in case di accoglienza a Capannori: tutti insieme, per rendere più pulito, bello e fruibile questo angolo di territorio.

" E' questa una risposta concreta, che nasce dal nostro mondo, al bisogno di fratellanza, che c'è in tempi bui come gli attuali. Tale obbiettivo è possibile, perché c'è un progetto per impiegare l'attività volontaria dei migranti, durante il periodo primaverile ed estivo, nella pulizia di luoghi dal grande pregio ambientale – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - Siamo orgogliosi che la Regione Toscana abbia annunciato che questa sarà una delle buone pratiche portate, come esempio, durante un'iniziativa di confronto regionale, che sarà organizzata assieme alle associazioni, alle istituzioni ed a tutti i soggetti, che operano nell'accoglienza dei richiedenti asilo politico."

La giornata, promossa dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, assieme ai Comuni di Capannori e Bientina nonchè alle locali associazioni Legambiente e WWF, è la prima di un lungo calendario che, fino alla fine dell'anno, vedrà volontari e migranti impegnati nella manutenzione e nella pulizia periodica (almeno una volta al mese) delle oasi del Bottaccio, del Tanali e del lago della Gherardesca.

"La scommessa innovativa di questo progetto è che l'integrazione, più che un problema, può essere vissuta come un'opportunità di sicurezza ambientale e idrogeologica per il nostro territorio – spiega il Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi – Almeno una volta al mese, migranti richiedenti asilo politico e volontari delle associazioni ambientaliste torneranno insieme in queste oasi, dove si occuperanno, tra l'altro, di piccoli interventi di manutenzione dei sentieri e delle palizzate presenti, del taglio del legname, della raccolta delle ramaglie, dei rifiuti. Con questo lavoro, che è anche scambio di esperienze e culture, i migranti possono rendersi utili, a titolo volontario e gratuito, per la comunità che li ospita, acquisendo anche competenze, che possono servire per il loro futuro lavorativo. Iniziamo dalle aree naturali, ma progetti simili riguarderanno presto anche altri punti del territorio."

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