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SCATTA IL SOCCORSO IRRIGUO

Pubblicato il 23/04/2018

Archiviato definitivamente (almeno sembra!) l'inverno, si guarda all'estate ormai alle porte.

La stagione si annuncia ancora una volta "rovente" e povera di piogge come ormai avviene da diversi anni: l'anno scorso, l'agricoltura del comprensorio fu letteralmente "salvata" dai 2 milioni di metri cubi di acqua, distribuiti dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, che permisero alle colture della zona (in particolare fruttiferi, ortive e mais) di sopravvivere alla grande siccità.

Dal 16 aprile si è aperta la nuova campagna irrigua.

Per "dissetare" i campi, che si sviluppano su oltre 3.500 ettari affidati dalla Regione Toscana al Consorzio di bonifica, gli operatori possono chiedere di utilizzare, da maggio a settembre, la risorsa idrica dalla diga di Montedoglio, distribuita dalle reti gestite dal Consorzio: chilometri di tubi e condotte, che attualmente servono circa 200 utenze e meno di 1.000 ettari di terreni, ma che potrebbero dare una risposta ad un numero molto più alto di aziende agricole.

Già per il 2018, c'è una novità: per la prima volta, presentare la richiesta di fornitura d'acqua ad uso irriguo sarà fatta on-line, in modo più pratico e veloce.

Non ci sono sorprese sul fronte delle tariffe, che prevedono un rimborso fisso di 100 euro per ettaro irrigato e un rimborso per l'acqua effettivamente utilizzata.

"La scelta del Consorzio – spiega il presidente, Paolo Tamburini – resta di incoraggiare l'uso dell'irrigazione, ma anche un consumo corretto e consapevole della risorsa, scoraggiando i fenomeni di spreco, che purtroppo sono ancora diffusi".

La digitalizzazione delle domande è solo l'ultimo tassello di un percorso di modernizzazione che ha attraversato tutto il servizio: il sistema di distribuzione di acqua irrigua, gestito dal CB2, infatti, può contare sulla presenza di centraline elettroniche e un meccanismo di telecontrollo, che consente di monitorare a distanza i parametri idraulici delle reti e, in caso di necessità, di intervenire da remoto per risolvere problemi tecnici e di funzionamento.

"Fondamentale comunque – commenta il presidente, Tamburini - resta il controllo umano. I nostri operatori hanno il compito, al momento del rilascio delle concessioni, di verificare i dati dichiarati dall'utente; nel corso della campagna irrigua di monitorare un corretto utilizzo della risorsa e soprattutto di fornire un'assistenza continua 24 ore su 24 alle imprese e non lasciare a secco le colture. A completare l'offerta, c'è la disponibilità di un'acqua di grande qualità, indispensabile per un'agricoltura di qualità ed una buona quantità di risorsa che, fino ad oggi, ha consentito di non ricorrere alla turnazione. Considerando le bizzarrie meteorologiche, con estati sempre più calde e siccitose – conclude il presidente, Tamburini –, l'irrigazione diventa uno strumento indispensabile per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo delle produzioni agricole. Ampliare la fornitura di acqua dall'invaso alle imprese del territorio, significa garantire la sicurezza ambientale e, nello stesso tempo, valorizzare le eccellenze dell'agricoltura senese e aretina."

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