Anche il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno è impegnato a riparare i danni provocati dalla furia del "tornado", che qualche giorno fa ha colpito Arezzo. I tecnici dell'ente hanno effettuato una serie di sopralluoghi e quindi programmato gli interventi di sistemazione.
"In particolare – spiega il presidente dell'ente consortile, Paolo Tamburini - si tratta della rimozione di piante cadute e di quelle divenute pericolanti, nonché del ripristino delle sponde nel punto di ribaltamento delle ceppaie per evitare che si verifichino smottamenti e fuoriuscite d'acqua."
I lavori di ripulitura e messa in sicurezza si sono concentrati sui torrenti, che attraversano la città.
"Abbiamo subito individuato le aree più critiche, cercando di creare una task force per ridurre il rischio idrogeologico a posteriori – spiega Lorella Marzilli, responsabile del settore tecnico del Consorzio – Ancora oggi i nostri mezzi sono al lavoro per ripristinare i moltissimi danni collaterali, provocati da questo fenomeno atmosferico."
I sopralluoghi del Consorzio hanno messo in luce, sul torrente Castro, piante sradicate anche di grosse dimensioni ribaltate o spezzate nell'alveo così come nei pressi del teatro tenda.
Lo stesso per il torrente Vingone sia presso l'abitato di San Giuliano che nel tratto di Arezzo, dove erano presenti vari alberi caduti, nonchè rami spezzati e pericolanti; un grosso albero è caduto sulla pista ciclabile adiacente il torrente.
Situazione pesante e complessa anche sul torrente Gavardello , dove sono venute giù grandi piante e varie alberature di medie dimensioni sono cadute in alveo.
"Tutte situazioni - sottolinea il presidente, Tamburini - che presentano elevati rischi potenziali di natura idraulica e che il Consorzio, anche con il supporto del Genio Civile della Regione Toscana, sta cercando di scongiurare."