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ANBI VENETO: APPROVATO IL BILANCIO 2015

Pubblicato il 02/08/2016

 Si è tenuta, a Venezia, l'annuale assemblea di ANBI Veneto, che ha approvato il bilancio consuntivo del 2015 ed in cui il presidente dell'Associazione, Giuseppe Romano, ha presentato la relazione sull'attività realizzata e sui programmi futuri.

"Negli ultimi mesi - commenta Romano – abbiamo svolto un grande lavoro sul fronte dei crediti che i consorzi di bonifica vantavano nei confronti della Regione del Veneto per opere idrauliche già realizzate. Ora lo scoglio dei crediti è superato e i consorzi possono guardare al futuro."

Per quanto riguarda l'irrigazione, il prossimo appuntamento è con il Piano Operativo Nazionale - Irrigazione.

"Se da un lato guardiamo alla programmazione del Piano Irriguo Nazionale, dove i consorzi di bonifica veneti hanno 39 progetti cantierabili e pronti a partire per circa 200 milioni di euro di investimento – prosegue il presidente di ANBI Veneto - dall'altra siamo impegnati a ridisegnare un nuovo Veneto irriguo. Va dato merito al grande sforzo di ANBI Veneto, d'intesa con l'assessore all'agricoltura della Regione, Giuseppe Pan, per l'approvazione della delibera, che proroga di tre anni tutte le concessioni di derivazioni irrigue."

Questo risultato porta con sé la realizzazione di importanti studi propedeutici (esternalità positive dell'irrigazione, rilasci e restituzioni all'ambiente, volumi delle concessioni e relativi fabbisogni irrigui), che porterà a definire le linee guida per il rilascio delle concessione di derivazione ad uso irriguo e per la redazione di un documento, costituente il quadro di programmazione dell'irrigazione in forma collettiva, realizzata dai consorzi di bonifica nel territorio regionale del Veneto. Questo studio sarà realizzato in collaborazione con i dipartimenti di ingegneria e agronomia dell'Università di Padova, nonchè l'ANBI, in quanto componente anche del tavolo regionale per la redazione delle linee guida sui volumi irrigui.

Altro fronte, in cui Anbi Veneto è impegnata è quello della sicurezza idraulica.

"Di fronte ad uno scenario che vede, soprattutto negli ultimi anni, un azzeramento delle risorse regionali sui capitoli della bonifica, i consorzi hanno continuato a lavorare sulla progettualità e la cantierabilità delle opere necessarie a rendere il Veneto idraulicamente sicuro" commenta Romano.

I consorzi hanno, infatti, presentato alla Struttura di Missione contro il Dissesto Idrogeologico un piano da 123 progetti immediatamente cantierabili per la messa in sicurezza dei propri comprensori, per un valore di 389 milioni di euro: sono il numero dei progetti consortili inseriti nella piattaforma nazionale ReNDiS-web (Repertorio Nazionale degli interventi per la difesa del suolo) di #italiasicura. Secondo quanto riferito dal ministero, già a settembre dovrebbero partire i primi cantieri.

"La nostra speranza sul piano nazionale è di mettere in cantiere prima possibile alcune opere segnalate ad #italiasicura, mentre sul piano regionale è di vedere ripristinate le risorse riguardanti le somme urgenze, i contributi sulle manutenzioni e sui consumi elettrici. L'assessore all'agricoltura della Regione del Veneto, Giuseppe Pan – conclude il presidente di ANBI Veneto - ha ribadito il suo impegno a recuperare tali risorse già a partire dal bilancio di assestamento di fine anno, con una sicurezza in più invece per i prossimi esercizi."

Il direttore di ANBI Veneto, Andrea Crestani, pone l'attenzione su altri due progetti giacenti presso le commissioni regionali: uno contiene numerose e importanti modifiche di legge, determinanti per il futuro dei consorzi; il secondo, invece, interessa le "Disposizioni sul contenimento del consumo del suolo e la rigenerazione urbana", cui ANBI Veneto ha lavorato assiduamente all'interno del gruppo di lavoro Urban Meta, "think tank" veneto, composto da 19 soggetti civili tra cui consorzi di bonifica, università di Padova e IUAV di Venezia, ordini professionali, mondo ambientalista, sindacati, costruttori.

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