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IDROELETTRICO E FIUMI ALPINI: ARPAV NEL PROGETTO EUROPEO “SPARE”

Pubblicato il 22/05/2017

L'utilizzo sostenibile della risorsa idrica è fra i temi ambientali più urgenti per i Paesi europei e richiede la condivisione delle comunità locali. Il progetto SPARE, nell'ambito del Programma Spazio Alpino 2014-2020, ha proprio l'obiettivo di migliorare la gestione dei corsi d'acqua dell'arco alpino, coinvolgendo le amministrazioni locali, regionali, statali ed aumentando la consapevolezza delle funzioni e della vulnerabilità degli ecosistemi acquatici, attuando azioni sostenibili di protezione e conservazione.

Il progetto vede la partecipazione di cinque Paesi alpini: Italia, Slovenia, Francia, Austria, Svizzera, Liechtenstein, coordinati dall'Università di Vienna. Per l'Italia partecipano due agenzie ambientali, A.R.P.A. Valle d'Aosta ed A.R.P.A. Veneto, impegnate a lavorare nell'area pilota della Dora Baltea, bacino fluviale di origine glaciale di quasi 4000 chilometri quadrati e che, nel secolo scorso, ha subito lo sfruttamento e la crescita economica attraverso la realizzazione di centinaia di centrali idroelettriche, che hanno progressivamente deteriorato il potenziale ecologico del fiume.

I partner italiani del progetto, che si sono riuniti assieme a quelli stranieri lo scorso mese ad Aosta per attività di studio e sopralluoghi, stanno sperimentando una valutazione della compatibilità dei diversi servizi ecosistemici (conservazione delle funzioni ecologiche, tutela del paesaggio, turismo, agricoltura e pesca sportiva) con un modello alimentato dai dati di monitoraggio in continuo della portata liquida, raccolti in un sito di monitoraggio dimostrativo e rappresentati mediante un'applicazione web, che garantisce trasparenza e applicabilità in altri contesti fluviali. Il modello sarà proposto a tutti i Paesi aderenti.

 

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