"L'uscita degli U.S.A. dagli Accordi sul Clima di Parigi alla vigilia dell'odierna Giornata Mondiale dell'Ambiente ha dimostrato come le affermazioni di principio siano ritualità, se non seguite da scelte coerenti. Forti della quotidiana attività dei 144 Consorzi di bonifica italiani in attività ambientalmente fondamentali come la salvaguardia idrogeologica e l'irrigazione, chiediamo con forza: dove si è arenato il disegno di legge contro l'indiscriminato consumo di suolo, voluto dall'allora Ministro, Catania?"
A chiederlo è Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che prosegue:
"Mentre oggi si susseguono affermazioni di principio, il consumo di suolo in Italia continua a crescere: tra il 2013 e il 2015, sono stati cementificati altri 250 chilometri quadrati di territorio, ovvero, in media, circa 35 ettari al giorno; una velocità di trasformazione di circa 4 metri quadrati al secondo dopo aver toccato anche gli 8 metri quadrati al secondo negli anni 2000! I dati della rete di monitoraggio mostrano come, a livello nazionale, il suolo consumato sia passato dal 2,7% degli anni '50 al 7% nel 2015: in termini assoluti, si stima che il consumo di suolo abbia intaccato ormai circa 2.110.000 ettari del nostro territorio. Sbloccare l'iter del disegno di legge contro la scriteriata urbanizzazione del territorio, che sta penalizzando la prima risorsa del Belpaese – conclude il Presidente di ANBI - sarebbe un contributo concreto alla tutela dell'ambiente, che oggi si celebra; la salvaguardia del Pianeta dipende dal senso di responsabilità di tutti ad iniziare dalla politica."