Nel quadro tracciato dal vigente accordo Stato-Regioni, anche il Molise si è dotato di una nuova legge sulla bonifica: la normativa, approvata dal Consiglio Regionale, proietta i consorzi di bonifica molisani in nuovi scenari di modernità ed efficienza amministrativa, candidandoli ad essere protagonisti nella programmazione, derivante dalle opportunità di strumenti quali, ad esempio, gli stanziamenti previsti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (F.S.C. ), destinati ad infrastrutture strategiche per il Paese come le reti irrigue.
"E' questa la positiva conclusione di un lavoro, che ci ha visto impegnati, insieme a Coldiretti ed alle organizzazioni professionali agricole, in un fattivo confronto con l'assessore alle politiche agricole e tutela ambientale di Regione Molise, Vittorino Facciolla, cui va il nostro ringraziamento": è questo il commento di Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
"Con l'approvazione della nuova legge regionale sulla Bonifica – aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di ANBI – si apre una pagina nuova per i consorzi di bonifica molisani a garanzia per il lavoro, ma nell'interesse ambientale del territorio e per lo sviluppo di un settore trainante per l'economia nazionale e locale, quale l'agricoltura."
La riforma approvata prevede due consorzi di bonifica in Molise: il "Piana di Venafro" ed il nuovo ente, nato dalla fusione delle preesistenti realtà consortili di Termoli e Larino, comune dove avrà la sede legale.