CLAUDIO NETTI:
"GLI EVASORI STANNO DANNEGGIANDO TUTTI. RIPARTIEMO ENTRO QUESTA SETTIMANA CON LA RIPAERTURA GRADUALE DEGLI IMPIANTI, MA OGNUNO DEVE FARE IL SUO DOVERE"
"Se il Consorzio non ha ancora erogato acqua nei Comprensori di Aso, Tenna e Tronto, la colpa è dei tanti, che non hanno pagato le fatture per l'irrigazione, mettendo in grande difficoltà l'ente e danneggiando tutti gli utenti."
E' questa la replica del presidente del Consorzio di bonifica Marche, Claudio Netti, in merito alle polemiche per il mancato avvio del servizio irriguo nelle valli del Tronto, Aso e Tenna.
"A febbraio scorso, alla scadenza del pagamento delle fatture – prosegue - abbiamo rilevato con grande sorpresa, che i pagamenti nei suddetti comprensori non avevano raggiunto neanche il 50%. La situazione ha aggravato ulteriormente i mancati pagamenti del 2015 e 2016, portando gli insoluti a oltre 2 milioni di euro. Va chiarito che per l'irrigazione collettiva, come è giusto che sia, non è previsto alcun contributo pubblico e che il sistema deve reggersi in pareggio. Osservo che gli agricoltori, che utilizzano l'irrigazione collettiva, hanno già un beneficio, che non è concesso a tutti coloro, che utilizzano o vorrebbero avere l'acqua per irrigazione. Con quali soldi il Consorzio dovrebbe pagare i dipendenti, che lavorano sugli impianti e con quali pagare l'energia elettrica per il sollevamento dell'acqua? Nel comunicato delle aziende, che richiedono il servizio, non ho rilevato la benché minima censura per il comportamento incivile degli evasori. Deve essere chiaro che il Consorzio non è amministrato per produrre debiti e, quindi, ognuno deve fare il suo dovere. Abbiamo avuto dal presidente, Luca Ceriscioli e dall'assessore, Anna Casini, di Regione Marche, rassicurazioni sulla prosecuzione del sostegno all'ammodernamento degli impianti consortili e ciò ci fa ben sperare per il futuro. In virtù di tale vicinanza istituzionale – conclude il presidente dell'ente consorziale- già a partire da questa settimana, ripartiremo gradualmente con l'apertura degli impianti di irrigazione, forti della convinzione che l'ennesimo sacrificio economico, richiestoci, produrrà positivi effetti nel medio periodo."