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COLDIRETTI: LAGHI SILANI SFRUTTATI PER L’ENERGIA IDROELETTRICA E L’AGRICOLTURA DI QUALITA’ RISCHIA DI SOCCOMBERE

Pubblicato il 13/06/2018

"Sicuramente faremo anche quest'anno i conti con la mancanza di acqua ed è già allarme nel crotonese. Le prime serie avvisaglie, come accade ormai da anni - dichiara Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria - si registrano infatti in questo territorio, dove ritorna d'attualità l'irrigazione della coltura dei finocchi, che vengono plantumati dalla metà di settembre."

Una circostanza (scrive Coldiretti al Presidente di Regione Calabria, al Prefetto di Crotone, al Comune di Isola Capo Rizzuto e dirigenti dei Dipartimenti interessati della Regione), che si verifica, poiché finiscono i volumi d'acqua (33 milioni di metri cubi) erogati, dal 1° maggio al 30 settembre, dalla società A2A, la multiutility specializzata nel settore dell'energia, previsti nelle convenzione che risale al 1968. Convenzioni ormai datate, secondo Coldiretti, perché ancorate ad un'agricoltura diversa e poco legata ai frequenti cambiamenti climatici, che influiscono sulla vita delle persone e delle attività economiche; rivedere le condizioni delle "convenzioni" ormai è un imperativo. La multiutility, precisa Coldiretti, produce energia, turbinando in media nell'anno 10 metri cubi al secondo, cioè circa 300milioni di metri cubi d'acqua in un anno. Di questi, allo stato, 100 milioni circa sono consegnati al Consorzio di bonifica Ionio Crotonese, gli altri vengono rilasciati in mare. E' facile dedurre che l'acqua non viene rilasciata in funzione di quanto previsto dalla legge e cioè della richiesta per uso idropotabile e irriguo, ma in base a criteri e considerazioni economiche, che non mirano sicuramente alla conservazione della risorsa idrica nei bacini silani. A fine agosto/metà settembre di ogni anno, anche nel 2018 sarà così, si esauriscono i volumi d'acqua previsti dalle convenzioni, rendendo problematica l'attività agricola e zootecnica.

"Non possiamo più accontentarci di forme di assistenza temporanee dettate dall'urgenza della situazione e durante le quali "A2A" chiede, alla Regione Calabria, il risarcimento per il mancato utilizzo dell'acqua per la produzione di energia – insiste Molinaro – E' giunto il momento di soluzioni stabili e durature. Non possiamo più accettare che un grande patrimonio ambientale, che appartiene alla Calabria, sfruttato a fini idroelettrici, abbia tra l'altro un ritorno economico probabilmente insoddisfacente per le casse regionali." Molinaro chiede così al Governatore, Oliverio, che la Regione Calabria metta in campo un'iniziativa forte a difesa del patrimonio agricolo, ambientale, turistico e paesaggistico. Riuscire a cambiare la situazione, chiude la lettera, è un deciso salto culturale: una sfida di futuro, nella quale dobbiamo essere impegnati".

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