In occasione dell'assemblea annuale del Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale (C.I.R.F.), del quale il Consorzio di bonifica 5 Toscana Costa è socio, si è svolta una visita agli interventi di riqualificazione fluviale sul fiume Cornia; l'assemblea è, infatti, un momento, cui tutti gli associati sono invitati a portare il loro contributo, ma soprattutto un'occasione per confrontarsi e scambiarsi esperienze.
Gli interventi visitati sono stati realizzati nell'ambito del progetto Life Rewat per la gestione sostenibile della risorsa idrica in Val di Cornia; tale progetto ha fatto conquistare al Consorzio 5, che ne è capofila, un finanziamento da parte della Comunità Europea di circa 1.300.000 euro.
Iniziato nel settembre 2015, il progetto sta impegnando il Consorzio di bonifica e i partner Asa Spa, Scuola Sant'Anna di Pisa e Regione Toscana.
Il fiume Cornia presenta, nel tratto in cui sono state realizzate le opere di riqualificazione, una condizione morfologica di forte incisione dell'alveo, dovuta ad una prolungata attività estrattiva di inerti, avvenuta nel secondo dopoguerra.
Ciò ha portato conseguenze come l'impoverimento dell'habitat fluviale, la riduzione della capacità di ricarica degli acquiferi, l'aumento della pericolosità idraulica a valle.
"Gli interventi, che il Consorzio ha realizzato a Suvereto, quali l'allargamento dell'alveo e la mobilizzazione dei sedimenti, danno modo di produrre un incremento della capacità disperdente del fiume Cornia a vantaggio della ricarica della falda, ma successivamente, nel medio periodo, consentirà una migliore equilibrio della dinamica idraulica – dichiara il presidente, Giancarlo Vallesi –. Questo intervento, insieme agli altri previsti dal progetto Life Rewat, consentirà di fare un salto in avanti al Consorzio, che tra i propri obiettivi si pone anche lo studio e la valutazione di nuovi metodi di gestione della risorsa idrica per garantire al territorio il fabbisogno idrico nel medio-lungo periodo, anche in presenza di situazioni meteorologiche avverse e siccità. La visita da parte di un'associazione qualificata come il C.I.R.F. non può che renderci fieri di quanto fino ad ora realizzato."