Sopralluogo dell'Assessore alla Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, sui luoghi colpiti dal maltempo a Cortina d'Ampezzo. Sin dalla prima mattinata gli uomini della Protezione civile regionale, del Genio Civile e del settore Forestale Est del Veneto si sono adoperati per mettere in sicurezza luoghi e attività, colpiti dalla "bomba d'acqua", che ha interessato la 'perla delle Dolomiti', le sue frazioni ai piedi delle Tofane e i paesi della Valle del Boite.
"C'è stata - spiega l'assessore - una 'bomba d'acqua' con una pioggia torrenziale in un arco ristretto di tempo: 12 millimetri in pochi minuti e che hanno creato una serie di dissesti da Borca di Cadore fino a Cortina. La notte scorsa le acque dal torrente Ru Torgo sono esondate in prossimità dell'abitato di Mortisa. L'acqua, mista a fango e detriti, è fuoriuscita dall'alveo e, scorrendo lungo la dorsale, è scesa in due direzioni distinte, causando l'allagamento di alcune abitazioni e il cedimento di un ponte sulla strada comunale di Mortisa. Abbiamo già predisposto la documentazione per lo stato di crisi, che verrà firmato in giornata dal governatore, Zaia - dichiara Bottacin - Nel frattempo, una squadra forestale inizierà da subito alcuni piccoli interventi. La situazione presuppone comunque lo studio di soluzioni ai vari problemi di natura idrogeologica e che dovranno essere concertate con il comune ampezzano, approntando le conseguenti iniziative di messa in sicurezza del territorio. Purtroppo il maltempo ha strappato un'altra vita alle Dolomiti, vittima di un fulmine. Rivolgo un pensiero addolorato di vicinanza e cordoglio a familiari e amici" conclude l'assessore.
Di ritorno da Cortina l'assessore ha voluto fermarsi anche a Borca di Cadore per un sopralluogo sulla frana di Cancia, dove si è incontrato con i rappresentanti della Provincia e il sindaco.