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TRASFORMARE IL RISCHIO ALLAGAMENTI IN RISORSA IDRICA PER IL TERRITORIO: SCOMMESSA VINTA NEL BERGAMASCO!

Pubblicato il 28/09/2018

FRANCESCO VINCENZI: "UN ILLUMINANTE ESEMPIO DI FEDERALISMO FISCALE: E' QUESTA LA NOSTRA CONCRETA RISPOSTA AI DETRATTORI INTERESSATI"

Separare le acque di pioggia da quelle fognarie e deviarle, in caso di piena, dall'alveo del torrente Rino ad una vasca di decantazione per essere immesse nel sottosuolo, sfruttando la capacità autodepurativa dei terreni, ad una profondità di circa 30 metri attraverso 5 pozzi "perdenti"; questo patrimonio idrico riaffiora a valle attraverso la rete dei fontanili, rispondendo alla "sete" delle campagne: è l'innovativo impianto inaugurato a Grignano di Brembate, in provincia di Bergamo, abbinando funzioni irrigue ed ambientali alla sicurezza idraulica dell'abitato.

"Quanto realizzato dal Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca – afferma Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è una testimonianza del concreto federalismo fiscale, di cui sono protagonisti gli enti consortili, che reinvestono sul territorio, quanto raccolto attraverso la riscossione dell'apposito contributo. Interventi come quello inaugurato in Lombardia, già testato dagli eventi meteo verificatisi nei mesi scorsi, ben rappresenta le opportunità di futuro, che offriamo al Paese nel tempo dei cambiamenti climatici."

Sull'Italia, infatti, cadono mediamente circa 1.000 millimetri di pioggia all'anno, ma l'attuale sistema idraulico riesce a trattenerne solo l'11%.

"La salvaguardia del territorio e le eccellenze del made in Italy agroalimentare necessitano di certezze ad iniziare dall'avvio del Piano degli Invasi, proposto da ANBI ed il cui primo stralcio era già compreso nella scorsa Legge di Stabilità, privilegiando la logica della prevenzione a quella del ristoro dei danni – conclude il presidente di ANBI – Il sistema Italia deve strutturarsi per utilizzare al meglio le risorse economiche disponibili perché, ad iniziare da quelle europee, adesso ci sono." 

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