Sono due le manovre, che interessano i canali di bonifica ogni anno: l'invaso a primavera e lo svaso in autunno, cioè "riempire e svuotare i canali dall'acqua presente": operazione tutt'altro che banale, quando il reticolo idrografico misura oltre 1.500 chilometri e le pendenze del territorio sono quasi nulle.
"Svaso e invaso sono i due momenti fondamentali dell'anno per la bonifica – afferma il Direttore del Consorzio della bonifica Parmense, Fabrizio Useri – perché seguono il ritmo naturale delle stagioni delle nostre terre. La gradualità è d'obbligo per la conformazione del nostro territorio, ma anche per preservare gli ecosistemi: in modo particolare per favorire il trasferimento della fauna ittica nelle zone con presenza di acqua. Dal punto di vista sanitario, per esempio, i pesci risultano assai rilevanti per il controllo biologico delle zanzare."
La natura promiscua dei canali di bonifica impone lo svaso e il reinvaso ogni anno; la loro funzione è duplice: irrigare le campagne in primavera/estate e scolare le acque di pioggia e neve in autunno/inverno. Senza quest'attività le abitazioni sarebbero a rischio allagamento, considerato il grado di impermeabilizzazione del suolo raggiunto negli ultimi anni. Occorre manutenere i canali sfalciati dalla vegetazione infestante per ridurre così, al minimo, il rischio di fuoriuscite di risorsa idrica. In questo modo le acque, sfruttando la minima gravità e tramite le manovre delle decine di paratoie posizionate lungo i canali, vengono fatte defluire nei fiumi.
A proposito di stagione irrigua e ruolo del Consorzio di bonifica negli equilibri economico-ambientali, il Presidente, Luigi Spinazzi, ha commentato: "La stagione inizialmente piovosa in Giugno non lasciava pensare ad un prosieguo all'insegna dello stress idrico ma, soprattutto nell'ultimo mese, la siccità ha colpito duramente. La nostra attività ha quindi messo in sicurezza i prodotti agricoli, che non sarebbero stati in grado di sopportare una carenza idrica così prolungata. Inoltre, vorrei rimarcare come i nostri canali apportino anche un positivo beneficio ambientale per il territorio; per tale motivo, le concessioni irrigue, attualmente in vigore, credo vadano integrate per garantire questa importante funzione nell'arco di tutto l'anno. Tutto ciò mantenendo, comunque, prioritaria la sicurezza idraulica."