"Laddove i Consorzi di bonifica ed irrigazione non subiscono le ingerenze di certa politica, ma rispondono solo ai principi di autogoverno e sussidiarietà, sono esempi di efficienza, studiati ed imitati nel mondo. Lo testimoniano le buone pratiche, riconosciute dall'accordo Stato-Regioni del 2008 e le migliaia di protocolli d'intesa, siglati con le amministrazioni locali anche nel Sud Italia come pure il recente Piano Nazionale Invasi, il PNSR, tutte opportunità per la sicurezza dei territori e per il lavoro utile."
Risponde così, dati alla mano, Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), alle dichiarazioni del consigliere regionale Amati, membro della Commissione Agricoltura di Regione Puglia.
"Le coraggiose, moderne ed utili scelte fatte dalla Commissione Agricoltura, con una ampia votazione che supera le logiche dell'appartenenza e certe autoreferenzialità della politica e con lungimiranza pone al centro gli interesse collettivi delle Comunità amministrate, risponde solo all'esigenza di non privare i Consorzi di un compito fondante a servizio del territorio e della sua economia, svolto secondo principi di economicità e senza la necessità di perseguire alcun utile, ma limitandosi al recupero dei soli costi d'esercizio a differenza di qualsiasi società di capitale; in Puglia, già esistono gli esempi illuminanti dei Consorzi di bonifica della Capitanata e del Gargano – prosegue il Presidente ANBI – Ripianare il deficit, creato da scelte politiche sbagliate ed accentuate da anni di commissariamento di 4 enti consorziali, è la condizione necessaria per permettere di ripartire, in una logica di riforma regionale del settore, dando, a tutto il territorio pugliese, ai cittadini pugliesi, alle imprese pugliesi ed alla occupazione una nuova chance di sviluppo sul modello di quanto già esistente nel resto d'Italia e in grado di rispondere alle emergenze dettate dai cambiamenti climatici e dal consumo del suolo."