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INAUGURATA CENTRALE IDROELETTRICA “MOLINO BUNELLO”

Pubblicato il 04/12/2018

C'erano circa duecento persone tra autorità, studenti, consorziati, alla cerimonia di inaugurazione della nuova centrale idroelettrica del Consorzio di bonifica Pianura Friulana, a Castelliere di Mereto di Tomba.

Hanno partecipato alla visita della centrale anche due classi quarte dell'IIS di Spilimbergo a conferma del solido rapporto instaurato tra il consorzio e gli istituti scolastici. Dopo la benedizione dell'impianto, un rinfresco, allestito presso la cabina di pompaggio dell'impianto irriguo, ha chiuso l'intensa mattinata.

La Presidente del Consorzio, Rosanna Clocchiatti ha ringraziato docenti e studenti, "perché la materia acqua non è mai scontata" ed è anzi protagonista del protocollo d'intesa che le ANBI di Fvg e Veneto hanno siglato con il mondo della scuola per la tutela del territorio. L'inaugurazione della centrale di Mereto di Tomba concorre a perseguire l'obbiettivo di creare una rete tra istituzioni, agricoltura, consorziati, scuola: "una goccia in un progetto più ampio, di cui fa parte il piano energetico".

Proprio sul piano si è soffermato Zanin: "Il consorzio si è posto il problema di non far pesare i consumi sui consorziati e recupera energia tramite i pannelli solari, dimostrando così grandi capacità professionali e di razionalizzazione delle risorse, sensibilità territoriale, attenzione per l'ambiente". Il presidente del consiglio regionale ha ribadito la volontà di fare corposi investimenti per far ripartire l'economia regionale, accendendo un mutuo di 350 milioni, partendo proprio dal settore primario "come sempre accade nei periodi di crisi, perché è dalla produzione reale, non certo dalla finanza, che si crea ricchezza".

Ricordando il ruolo fondamentale del consorzio nella tutela, salvaguardia e sicurezza idraulica del territorio, è stata anche fornita una panoramica sulle diverse attività realizzate dal consorzio, che copre 200.000 ettari e 85 comuni, pari a 470.000 abitanti: 33 gli impianti idrovori, una cassa di espansione, 7 scolmatori di piena. Il sindaco di Mereto di Tomba, Giuseppe D'Antoni, ha rammentato le radici rurali del comune, dove sorge il canale San Vito, opera del dopoguerra: "un dono, l'acqua, che è nostro obbligo rispettare e tramandare alle generazioni successive".

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