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IL PASSANTE VERDE 2.0 PRENDE FORMA

Pubblicato il 12/12/2018

Il Passante Verde 2.0 è stato recente protagonista agli Stati Generali del Verde Pubblico, indetti dal "Comitato per lo sviluppo del Verde Pubblico" del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il progetto, tuttora unico in Italia, di un'autostrada verde in grado di mitigare dal punto di vista ambientale e paesaggistico i 32 chilometri di autostrada A4, che attraversano le province di Venezia e Treviso, è stato portato come modello da seguire.

È stata anche l'occasione per la Presidente della società concessionaria CAV, Luisa Serato, di annunciare l'avvio della fase 2 del progetto, che avverrà nelle prossime settimane per concretizzarsi già nel corso del 2019.

Finora, infatti, la realizzazione del Passante Verde ha riguardato aree già di proprietà di CAV (terreni espropriati, aree residuali e di svincolo) per circa 128 ettari lungo l'asse autostradale, dove sono stati messi a dimora 15.000 arbusti e 34.000 alberature.

La sfida, da un anno a questa parte, si chiama Passante Verde 2.0 e riguarda il completamento di un bosco lineare lungo l'intero asse, interessando anche aree private. E' di circa un anno fa la plantumazione simbolica del primo albero a Scaltenigo di Mirano, cui è seguita la realizzazione di progetti-pilota su 7 ettari di aree di proprietà, plantumando circa 3500 nuovi alberi.

Gli ultimi mesi sono serviti a CAV per definire lo strumento più idoneo per procedere con gli impianti, anche sotto il profilo giuridico. Si trattava infatti di definire uno schema di accordo tra Società e privati, che garantisse l'effettiva efficacia e durata nel tempo della plantumazione sulle aree private, non lasciandola alla discrezionalità dei proprietari, ma garantendo il loro interesse economico e produttivo.

Questo sarà possibile attraverso un accordo, che vedrà coinvolti CAV, gli enti locali interessati e le organizzazioni di categoria per definire obbiettivi e linee-guida delle operazioni di rimboschimento, garantendo tutte le parti coinvolte: da un lato, con una giusta remunerazione, i proprietari delle aree ed i frontisti dell'autostrada; dall'altro, la collettività, che beneficerà delle mitigazioni. CAV si accollerà le spese di investimento per l'impianto delle essenze e la loro manutenzione, Comuni ed associazioni si faranno garanti dell'attuazione degli accordi.

«Già con il nuovo anno – spiega Serato – saremo in grado di entrare nella fase operativa del progetto e verranno intraprese le prime realizzazioni. L'obiettivo, ambizioso ma a portata di mano, è far crescere un polmone verde diffuso lungo tutto il passante, che tra l'altro sarà a beneficio della collettività, perché potrà svilupparsi fino ad accogliere piste ciclabili, ippovie e comunque garantire un reddito ai proprietari per le attività legate alla produzione di materiale legnoso».

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