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FILBI-UIL: NO ALLA POSSIBILE LIQUIDAZIONE COATTA DEI CONSORZI

Pubblicato il 14/12/2018

"Esprimiamo la nostra ferma contrarietà alla possibilità di liquidazione coatta amministrativa dei consorzi di bonifica, prevista all'articolo 8 della Legge di Stabilita 2019 della Regione Lazio. In particolare, oltre a nutrire dubbi importanti sulla legittimità e sulle modalità, con cui tale misura potrebbe essere attuata, ne contestiamo con forza l'opportunità. Non vediamo, infatti, quali vantaggi potrebbero trarre i cittadini laziali e le tante imprese agricole della nostra regione da un ulteriore impoverimento dei consorzi di bonifica."

Lo affermano il segretario generale, Gabriele de Gasperis e quello regionale Filbi-UIL, Luca Lombardo, in merito alla proposta di legge regionale n.85 del 3 Dicembre 2018, in discussione il 18 Dicembre prossimo e che prevede nei suoi articoli anche la possibile "Liquidazione coatta amministrativa dei Consorzi di Bonifica".

"I Consorzi di Bonifica hanno senza dubbio necessità di essere rilanciati nella loro operatività nei territori. Tuttavia la Regione Lazio, invece di puntare su un progetto di lungo periodo che valorizzi in primis i lavoratori e le loro professionalità, avanza proposte, che rischiano di smantellare il sistema consortile senza, tra l'altro, indicare chi svolgerà le fondamentali funzioni degli enti eventualmente liquidati e soprattutto quale prospettiva occupazionale potranno avere i tanti lavoratori in essi occupati - affermano i segretari - Non comprendiamo infine quale vantaggio possa derivare dalla liquidazione tout court degli enti consortili che, ogni giorno, svolgono, tra mille difficoltà, il fondamentale ruolo di tutela del territorio, mitigazione del dissesto idrogeologico e difesa del suolo. Al contrario, i consorzi hanno bisogno di un serio progetto di rilancio, che consenta ai lavoratori di prestare in modo efficace ed efficiente la loro determinante opera. In tal senso, mentre auspichiamo una revisione di tale decisione, chiediamo al presidente della Regione, Nicola Zingaretti e all'assessore all'agricoltura, Enrica Onorati, di dare risposta alle nostre numerose richieste di confronto, rimaste inascoltate da molti mesi."

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