Annunciati dal Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, 9 milioni di euro a favore del Piano Nazionale sul Dissesto Idrogeologico, di cui 2 milioni e mezzo per misure di emergenza a disposizione della Protezione Civile e 6,6 milioni in pacchetti da 900.000 euro, ogni 3 anni, per progetti dedicati alla prevenzione del territorio e che arriveranno per la metà di febbraio.
"I geologi veneti - dichiara la presidente, Tatiana Bartolomei - sono solidali con l'obiettivo a favore della prevenzione del ministro, Costa, perché "non si può continuamente inseguire l'emergenza; dobbiamo prevenire e prenderci cura del Paese. Dall'alluvione del 2010 molti progetti sono stati realizzati e per altri è iniziato il lungo iter burocratico ma, nel contempo, sono emerse tantissime altre criticità legate a dissesti franosi in aree montane e criticità nelle aree di pianura, dati supportati dal rapporto Ispra del 2018 e dall'esperienza degli ultimi mesi – continua la presidente -. C'è ancora moltissimo da fare per il territorio veneto e soprattutto è sempre più evidente la necessità di un cambio di approccio."
I fondi in arrivo consentiranno di programmare progetti secondo la normativa vigente (Codice Appalti e Norme Tecniche per le Costruzioni 2018) senza dover ricorrere all'emergenza.