GOCCIA VERDE ANBINFORMA AMBIENTI D’ACQUA MAGAZINE IRRIGANTS EUROPE CAP2020 PROGETTI ANBI
ITEN
Menu mobile
Torna indietro

RISCHIO INQUINAMENTO DELLE ACQUE DOPO INCENDIO DI BRENDOLA: SALVI I CANALI DI IRRIGAZIONE. PLAUSO AI CONSORZI DI BONIFICA

Pubblicato il 05/07/2019
È stato scongiurato il pericolo che l'inquinamento provocato dall'incendio di una fabbrica di vernici a Brendola potesse allontanarsi dalla zona inizialmente circoscritta tra Brendola e Guà. A darne notizia, dopo aver verificato i dati ARPAV relativi ai campionamenti, è Nicola Dell'Acqua, direttore dell'area tutela e sviluppo del territorio di Regione del Veneto. "I risultati degli ultimi campionamenti sui corpi idrici dicono che rimangono solo tracce di sostanze inquinanti – spiega – In via precauzionale per la giornata di oggi proseguiamo i campionamenti prima di dare il via libera al sistema delle irrigazioni. Possiamo affermare che, grazie ad un grande impegno da parte di tutti, il piano degli interventi è riuscito e che l'inquinamento è rimasto circoscritto ad una limitata porzione del fiume Guà, che sarà tenuto sotto controllo per un'altra settimana." "Il via libera alle irrigazioni sarà dato – conclude Dell'Acqua - dopo una serie di analisi, che stanno dando risultati di continuo miglioramento. Preciso che il risultato è stato ottenuto anche realizzando traverse di rallentamento, che hanno permesso il prelievo di centinaia di metri cubi di liquidi inquinanti; tale azione prosegue, comunque, in più località." L'operazione ha avuto esito positivo grazie ad un piano di interventi d'emergenza, messo in atto nel territorio fra Cologna Veneta e Lonigo, tra le province di Verona e Vicenza, coinvolgendo decine di uomini di Protezione Civile Regionale, volontari, Vigili del Fuoco e personale specializzato del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta e del Consorzio di 2° grado L.E.B. . "È stato fatto tutto il possibile e l'impossibile dal punto di vista tecnico per scongiurare l'inquinamento a seguito dell'evento estremo di martedì sera –visto e considerato che più di così dal punto di vista tecnico era impossibile fare. Controllare l'inquinamento in un corso d'acqua in regime turbolento a seguito di un evento idraulico estremo è una cosa quasi tecnicamente impossibile e, invece, ci siamo riusciti - sottolinea l'assessore regionale all'ambiente e alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin - Grazie al nostro allertamento preventivo, siamo riusciti a contenere un inquinamento che sarebbe arrivato fino a Chioggia, con tutte le conseguenze del caso. Infine – conclude Bottacin – vorrei esprimere un ringraziamento particolare al personale dei consorzi di bonifica, che hanno lavorato senza risparmiarsi per fare in modo che non si arrivasse ad un disastro ambientale. La loro professionalità insieme a quella dei volontari e della nostra struttura di protezione civile, dei vigili del fuoco, di A.R.P.A.V. e di tutti coloro, che sono intervenuti, ha garantito che tutte le azioni realizzate portassero gli effetti desiderati fino ad arrivare a dichiarare lo scampato pericolo. Li ringrazio tutti indistintamente. E questo, a dispetto dei leoni da tastiera di turno, è un risultato tangibile."

Articoli correlati