PROGETTI ANBI
Il mese di luglio è stato segnato in Italia da ben 221 grandinate violente: ben 7 al giorno e praticamente il triplo rispetto lo scorso anno; hanno colpito "a macchia di leopardo" la Penisola, provocando milioni di euro di danni alle coltivazioni. E' quanto afferma Coldiretti sulla base della banca dati ESWD nel commentare i dati sul clima del Copernicus Climate Change Service (C3S), secondo cui il luglio 2019 è il mese più caldo mai registrato sulla Terra, battendo il record finora detenuto dallo stesso mese del 2016.
In Italia, dopo un giugno al secondo posto tra i più caldi, luglio è stato segnato da tempeste nella prima metà del mese, cui sono seguiti giorni di gran caldo ed il ritorno del maltempo al Nord. Il risultato, segnala Coldiretti, è stato un conto pesante per le campagne con piante sradicate, serre divelte, vigneti abbattuti, frutta flagellata come pure meloni e pomodori, ma anche campi allagati, soia e mais stesi a terra da temporali intensi, accompagnati da grandinate killer con strade di campagna impraticabili e pascoli isolati.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione, che si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente (grandine di maggiore dimensione), sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense, il rapido passaggio dal caldo al maltempo, che compromette le coltivazioni nei campi con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e conseguenze sulle strutture nelle campagne.
