Il fiume Po, osservato speciale (stavolta non per le portate di risorsa idrica, sufficienti a sostenere le attività del territorio dal Monviso al Delta, viste le alte e perduranti temperature del periodo estivo) per la costituzione di un'innovativa task force operativa, che avrà il compito essenziale di individuare e prevenire le ripercussioni sul territorio, causate dai mutamenti climatici in atto lungo l'asta del più grande corso d'acqua italiano.
L'intesa "Argini Sicuri", siglata a Parma tra Autorità Distrettuale del Fiume Po (Ministero dell'Ambiente) e AIPo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po – Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) mette, sotto la lente tecnica dei rispettivi staff, una straordinaria e potenziata azione di raccolta di dati utili con monitoraggi avanzati, che consentiranno di intervenire sulla base di una scala precisa di priorità ambientali e di sicurezza idraulica. Le sponde arginali lungo l'asta del fiume, inserite spesso in contesti socio-produttivi densamente abitati, necessitano di un'attenzione rinnovata, ma soprattutto di un altrettanto aggiornato impegno nella fase di manutenzione e corretta prevenzione; in quest'ottica, la convenzione di collaborazione fattiva tra i due enti sarà fondamentale per agire con tempistiche più agili in relazione alle criticità riscontrate.
L'Autorità di Distretto, che ha come competenza specifica la pianificazione generale delle opere, in armonia con le normative europee e nazionali, contribuirà in modo rilevante, in stretta e costante sinergia con AIPo, a migliorare e soprattutto attualizzare le conoscenze oggi disponibili. Grazie alle nuove tecnologie sarà possibile proiettare la maggior parte dei potenziali scenari sul sistema arginale, ottimizzandone le performance, verificare le stime e le tempistiche di portata, calcolare l'efficienza complessiva del sistema golenale per la laminazione delle piene in fase alluvionale, misurare il livello di incidenza dei sedimenti presenti e depositati in alveo.
"Su queste, ma anche su altre tematiche di grande rilievo per il territorio e per le operose comunità, che abitano nel Distretto – commentano il Segretario Generale dell'Autorità di Distretto, Meuccio Berselli e il Direttore di AIPo, Luigi Mille – le parole determinanti dell'intesa sono l'agire in modo concertato, omogeneo, ancora più sincronizzato ed efficace rispetto al passato: modalità d'intervento congiunte, coordinate, complementari per realizzare, in tempi adeguati, rilievi, monitoraggi, opere infrastrutturali e costanti controlli di sorveglianza."
La convenzione solida presenta, come denominatore comune, il principio della capacità dei territori di essere resilienti.
"Si tratta di un'azione concertata, che non ha precedenti nel recente passato – proseguono i due dirigenti – Negli ultimi 15 anni, i fondi disponibili per la conoscenza del distretto idrografico e per le conseguenti misure finalizzate alla capacità di adattamento, viste le emergenze sempre più frequenti, sono state scarse; oggi, disporre di 2,5 milioni di euro, per studiare al fine di agire, dimostra una rinnovata volontà di puntare sull'innovazione, sulle nuove tecnologie e soprattutto di darsi una scala di priorità, dettata dall'intervenire nelle aree più fragili."
In conclusione: "Senza ricerca tecnico-scientifica aggiornata e con metodi avanzati –chiosano Berselli e Mille – non ci sono soluzione programmatica idonea, risoluzione delle criticità, rilancio dello sviluppo con salvaguardia ambientale e della biodiversità. In questo ambizioso percorso comune avremo al fianco anche le migliori risorse delle Università presenti nel Distretto del Po e che ci affiancheranno: un valore aggiunto straordinario, di cui daremo periodicamente conto alle nostre comunità."