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NASCONO I VOLONTARI PER L’AMBIENTE

Pubblicato il 03/10/2019

Istituire una giornata al mese dedicata alla raccolta dei rifiuti abbandonati nei corsi d'acqua, riunendo cittadini, enti locali e aziende dei rifiuti, con l'intento di creare una buona abitudine e di controllare ancora di più il territorio: parte da Capannori il progetto del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, che da tempo conduce una battaglia contro i rifiuti abbandonati nei canali. Nelle giornate mondiali di Legambiente ha preso il via l'esperimento, che coinvolge le associazioni di volontariato, che hanno adottato i corsi d'acqua, chiamate tutte insieme, una volta al mese, ad intercettare, segnalare e radunare i rifiuti sparsi nei canali. Al loro fianco gli operai del Consorzio di bonifica ed ASCIT, l'azienda per lo smaltimento rifiuti di Capannori e che provvederà al conferimento in discarica. E' un sistema formalizzato da una convenzione, che ha trovato tutti d'accordo e che produce risultati immediati per l'ambiente.

"Un progetto denominato "Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo", che si concretizza grazie alla disponibilità e all'entusiasmo di tantissime persone, che sono i volontari per l'ambiente >> commenta il presidente dell'ente consortile, Ismaele Ridolfi.

Vetro, polistirolo, lattine, ma soprattutto tanta plastica compongono il materiale raccolto nei corsi d'acqua di Capannori dai volontari delle otto associazioni, che hanno aderito. Su tutto il territorio sono stati passati in rassegna fossi e canali, ripuliti dai volontari delle associazioni "GVA Vorno", "Misericordia Santa Gemma Galgani", "Donatori S. Ginese", "Presepe di Ruota"," Il faro di Parezzana", "Donatori di Pieve San Paolo", "Atletico Gragnano" e" Donatori di Lunata".

"Abbiamo aderito volentieri a questa iniziativa ambientale che, attraverso la collaborazione tra enti che vanno al di là dei propri compiti istituzionali, raggiunge nuovi obbiettivi - spiega Maurizio Gatti, presidente dell'azienda Ascit - In questo caso, si parla della raccolta delle plastiche che, abbandonate nei corsi d'acqua, non possono essere intercettate con la raccolta porta a porta."

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