 Secondo appuntamento mensile con "Il sabato dell'ambiente", l'iniziativa dedicata alla raccolta dei rifiuti abbandonati nei corsi d'acqua, promossa dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord con la collaborazione del Comune di Capannori, di ASCIT e realizzata grazie alla disponibilità dei volontari delle associazioni, che collaborano con il Consorzio.
Secondo appuntamento mensile con "Il sabato dell'ambiente", l'iniziativa dedicata alla raccolta dei rifiuti abbandonati nei corsi d'acqua, promossa dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord con la collaborazione del Comune di Capannori, di ASCIT e realizzata grazie alla disponibilità dei volontari delle associazioni, che collaborano con il Consorzio.
 Per tutta la giornata, un centinaio di volontari si è dedicato alla cura dei corsi d'acqua, controllandoli e ripulendoli dai rifiuti abbandonati, che fortunatamente sono sempre meno. Il progetto per la cura costante e condivisa del territorio procede dunque nel modo sperato con il supporto fondamentale delle associazioni di volontariato, che hanno adottato i corsi d'acqua e che tutte insieme, una volta al mese, si impegnano a trovare, segnalare e radunare i rifiuti sparsi nei canali. Al loro fianco gli operai del Consorzio di bonifica e di ASCIT, l'azienda per lo smaltimento rifiuti di Capannori e che provvede poi al conferimento in discarica. "Un sistema, che ha una struttura semplice, formalizzata da una convenzione, che produce risultati immediati per il territorio e per l'ambiente – spiega il presidente dell'ente consortile,Ismaele Ridolfi - Togliere la plastica dai corsi d'acqua, evitando che finisca in mare, è un'azione di civiltà come spieghiamo nel progetto denominato "Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo", che si concretizza grazie alla disponibilità e all'entusiasmo di tantissime persone, che sono i volontari per l'ambiente." La buona notizia è il coinvolgimento delle nuove generazioni nelle attività di pulizia: giovanissimi volontari, che partecipano al fianco dei loro nonni, armati di guanti e sacchi per pulire ciò che altri hanno abbandonato nell'ambiente. "Una cosa che non si deve fare": sono le parole del piccolo Francesco, che dalla frazione di Paganico, lancia un monito potentissimo nella sua semplicità.