Da coimputato ad alleato verde: alla vigilia del Green Deal europeo, l'agricoltura italiana sfata molti luoghi comuni e si scopre in forte empatia con la rivoluzione sostenibile ad emissioni zero voluta dall'Unione Europea; l'Italia è il Paese con i cibi più sani e sicuri del Vecchio Continente, il più attento agli sprechi ed alle emissioni di gas serra, negli ultimi 10 anni ha diminuito l'utilizzo della chimica nei propri campi con punte del 50% in favore di un'agricoltura più biologica, la prima in Europa per seminativi e colture permanenti. Lo rivela il report presentato a Roma dall'Osservatorio Fieragricola-Nomisma, in occasione della presentazione della rassegna di riferimento per il settore, in programma a Veronafiere dal 29 gennaio al 1 febbraio prossimi.
Sul piano economico complessivo, l'Italia è in testa nel panorama produttivo europeo come valore aggiunto (32,2 miliardi di euro, media ultimo biennio), al secondo posto dietro la Francia (76,3 miliardi di euro) per valore della produzione (56,7 miliardi di euro, media biennio), mentre è quarta nell'export (7,6 miliardi di euro). Critica invece la situazione relativa al reddito delleimprese, segnalato nell'ultimo quinquennio in calo nel Belpaese dell'1% a fronte di una media Ue a +6%, con Spagna e Francia a +11%.