Un nuovo studio diretto dalla Fondazione CMCC (Centro euroMediterraneo sui Cambiamenti Climatici) fornirà informazioni essenziali per migliorare le previsioni oceanografiche, rese disponibili da "Copernicus" e produrre scenari climatici più accurati per arrivare, in futuro, a sviluppare soluzioni nature-based, in grado di aumentare la resilienza ambientale, riducendo il rischio idrometeorologico in Europa. Approfondimenti e prospettive arrivano da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Ocean Modelling, che fornisce una rappresentazione più realistica delle dinamiche degli estuari dei fiumi.
"Il Servizio di monitoraggio dell'ambiente marino di Copernicus (CMEMS) è stato ideato per affrontare le problematiche emergenti in campo ambientale, scientifico ed economico, utilizzando i dati provenienti dalle osservazioni satellitari e in situ; il sistema fornisce analisi sullo stato dell'arte e previsioni giornaliere in grado di offrire una capacità di osservazione, comprensione e anticipazione degli eventi ambientali marini senza precedenti. Questo studio aggiunge un importante pezzo d'informazione ai modelli oceanografici, utilizzati da questo servizio - commenta Giovanni Coppini, direttore della divisione CMCC Ocean Predictions and Applications - Il modello estuarino del CMCC aggiunge ulteriore realismo ai modelli oceanografici, consentendoci di avere simulazioni e previsioni migliori."
I ricercatori del CMCC sono già al lavoro per sviluppare una nuova versione più avanzata del modello. L'ulteriore sviluppo del modello sarà essenziale per studiare e comprendere meglio un'altra questione chiave: il problema dell'intrusione salina nei corsi d'acqua e i processi di salinizzazione delle zone costiere. "L'upgrade del nostro modello - conclude Giorgia Verri, esperta CMCC di modellistica degli oceani - sarà impiegato nell'ambito di OPERANDUM, un progetto che ha, come obiettivo, quello di ridurre i rischi idro-meteorologici in Europa attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative 'basate sulla natura' (nature-based solutions). Stimare il livello d'intrusione salina supporterà, in particolare, uno studio in grado di aumentare la resilienza ambientale. Gli scenari realizzati aiuteranno, in particolare, nelle attività del progetto, finalizzate a impiantare vegetazione in grado di mitigare il rischio di alluvione, contenendo i fenomeni di erosione e d'intrusione salina nel delta del fiume Po."