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REAGIRE AL COVID -19, PROTEGGENDO LE COMUNITA’: RIPARIAMO L’AMBIENTE ATTRAVERSO LA CULTURA DEL FOSSO!

Pubblicato il 17/03/2020

All'emergenza del Covid-19, è necessario reagire puntando alle radici del problema, come indicato nell'Agenda 2030, in particolare con l'obiettivo 6 "Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie"; inoltre costruendo, nelle proprie comunità locali, una più attenta cultura del rispetto degli equilibri naturali, dai quali dipende anche la salute delle persone. Così, i Comuni e le associazioni, che con Rete Wigwam aderiscono all'iniziativa "Costruire Comunità Consapevoli", lanceranno, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua (World Water Day) del prossimo 22 Marzo, il progetto "La Cultura del fosso e il rispetto dell'acqua".

Indirizzato principalmente a tre fasce di età (bimbi e ragazzi 7-17 anni; giovani 18-23 e persone over 65), sarà un compito facile da svolgere, stando a casa e che sarà seguito, quando i tempi lo permetteranno, da un'escursione sul territorio. Si inserisce in una ricorrenza, che si celebra ad inizio primavera in tutto il pianeta e che in questo 2020 rischia di passare sottotono, se non del tutto ignorata; la giornata di sensibilizzazione fa parte di Agenda 21, il programma d'azione messo a punto dall'Onu per uno sviluppo sostenibile del pianeta.

L'attività si inserisce nel progetto "Comunità Solidali e Sostenibili", che ha per capofila l'Associazione Wigwam APS Italia ed è realizzata col sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Veneto; vi aderiscono nove comuni del padovano (Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Brugine, Casalserugo, Legnaro, Ponte San Nicolò, Sant'Angelo di Piove di Sacco, Vigodarzere e Vigonza), oltre ad una ventina di associazioni tra le quali, l'UNAGA (Unione Nazionale dei Giornalisti Agro Alimentari e Ambientali).

 "La Cultura del fosso" rappresenta un piccolo percorso alla scoperta delle valenze dei fossi del proprio territorio, per la loro funzione di contenitori di biodiversità idrauliche, culturali e paesaggistiche. Da casa (grazie ad un appropriato supporto telefonico e multimediale a distanza) bambini, ragazzi, giovani ed over 65 saranno invitati a concorrere, componendo una piccola ricerca corredata da disegni e illustrazioni sui concetti ecologici di base, relativi alla circolazione delle acque e alle fonti inquinanti; altresì, sulle possibili misure di recupero e di prevenzione, che si possono mettere in atto in piccola scala, partendo dal proprio giardino o terrazzo, con recipienti per raccogliere le acque piovane per irrigare anche piccolissimi orti o creando da sé un'aiuola pensile, fatta con bottiglie di plastica vuote. A tutti i lavori, raccolti entro il 30 maggio 2020, sarà riconosciuto un attestato di partecipazione, mentre i migliori comporranno una pubblicazione, che sarà presentata in un evento previsto a settembre.

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