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# EMERGENZACORONAVIRUS SOS RACCOLTI: NEI CAMPI PIU’ ANIMALI SELVATICI CHE LAVORATORI

Pubblicato il 20/04/2020

Incontri ravvicinati con l'orso, incursioni di lupi affamati negli allevamenti, scorribande di cinghiali nei campi e cervi in passeggiata nei centri urbani: è questa la fotografia scattata da Coldiretti Veneto in piena emergenza sanitaria; gli animali selvatici prendono possesso del territorio, spingendosi fino alle case abitate, mettendo in pericolo non solo la campagna, ma pure la cittadinanza.

Solo sui Colli Euganei un'intera comunità di oltre 10.000 esemplari di cinghiali danneggia vigneti e coltivazioni; oltre ai danni alle colture e al sistema idrogeologico, vanno considerati i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Un pericolo denunciato recentemente dalla virologa, Ilaria Capua, che ha parlato dell'effetto domino se, oltre al coronavirus, la peste suina passasse in Italia dagli animali selvatici a quelli allevati. Secondo Coldiretti, la proliferazione senza freni dei cinghiali sta mettendo a rischio l'equilibrio ambientale anche in aree di elevato pregio naturalistico.

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