"E' con grande soddisfazione - dichiara Fabio Borrello, presidente del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese –che il progetto riguardante la sottomisura 4.3.1 investimenti in infrastrutture irrigue del Piano Nazionale di Sviluppo Rurale (P.S.R.N.) sia stato portato dal Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali all'attenzione nazionale, come una buona pratica, gestita con oculatezza e tenacia da parte di tutta la struttura consortile, in un focus tra i consorzi, che si sono aggiudicati i lavori, oggetto della domanda di sostegno."
ll "posto d'onore" lo ha avuto il Consorzio di bonifica di Catanzaro che, scrive il Ministero, nonostante le difficoltà derivanti dalla nota emergenza epidemiologica in atto, è riuscito a terminare positivamente le procedure di gara, rispettando i tempi previsti e arrivando così ad aggiudicare i lavori per la realizzazione delle opere di progetto.
Il progetto ha come denominazione "Installazione apparecchi per il controllo e la regolazione della distribuzione idrica alle utenze irrigue dei comprensori Alli – Tacina e Alli – Copanello"; il valore complessivo è di circa 4,7 milioni di euro, di cui circa 3,5 milioni sono lavori aggiudicati tramite procedure di evidenza pubblica e tra qualche giorno saranno avviati. Il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese è l'unico della Calabria che, al momento, ha ottenuto il finanziamento: un' importante iniezione di fiducia per l'economia e il territorio in un momento particolarmente critico.
Il Ministero illustra i vantaggi di questo progetto: i finanziamenti, scrive, destinati agli investimenti in infrastrutture irrigue hanno come obiettivo quello di rendere più efficiente l'uso dell'acqua in agricoltura attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali, che migliorino le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui. In particolare, le operazioni finanziate, a carattere extra-aziendale, devono essere finalizzate all'adeguamento, all'ammodernamento, al miglioramento ed al recupero dell'efficienza delle infrastrutture esistenti. In questo modo si contribuisce ad accrescere il valore dei terreni, generando ricchezza potenziale; si stima infatti che il Valore Agricolo Medio dei terreni irrigati aumenti significativamente, segnando quindi una notevole differenza di valore tra irriguo e non irriguo.
"Investimenti su questo fronte - commenta il presidente dell'ente consortile, Borrello – contribuiscono ad aumentare l'occupazione diretta e indiretta, nonché a produrre agroalimentare di qualità. Rendiamo quindi merito – continua Borrello -alla preziosa attenzione e sollecitudine del Ministero che, con la qualificata e instancabile collaborazione di dirigenti e funzionari, ha permesso il raggiungimento di questo risultato, che segna la sinergia tra istituzioni e valorizza ruolo e competenze dei consorzi di bonifica".
I lavori consistono nella realizzazione di un sistema automatizzato per la distribuzione regolamentata delle acque irrigue: si prevede l'installazione di apparecchiature per il controllo e la regolazione della distribuzione idrica nel comprensorio. Nello specifico, il sistema permette di gestire e registrare, in maniera automatica, il processo di distribuzione delle acque irrigue agli utenti, consentendo, tra l'altro, l'addebito dell'acqua "a volume".
Un fattore rilevante, annota il Ministero, è il coinvolgimento dell'utenza nella gestione del sistema di distribuzione. Il funzionamento prevede la fornitura, a ciascun utente, di una tessera di prelievo, con la quale gli viene assegnata una determinata disponibilità d'acqua e vengono contestualmente fissati i parametri, che ne regolano il prelievo, quali volume giornaliero erogabile, turni di prelievo, soglie massime disponibili. Importanti sono gli effetti positivi derivanti dal progetto: l'installazione di tali apparecchiature permetterà, tra l'altro, di ottenere l'emersione dei prelievi non autorizzati e quindi l'acquisizione di nuovi contratti irrigui, nonchè un utilizzo più razionale della risorsa, riducendo in maniera significativa i consumi irrigui.