Si è tenuto, nella sede del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, un incontro tra rappresentanze altamente qualificate delle Regioni Molise e Puglia. Per il Molise erano presenti Massimo Pillarella, dirigente delegato dal governatore, Toma; Vincenzo Napoli, commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Integrale Larinese e Beniamino Di Vito direttore del medesimo consorzio. La Puglia era invece rappresentata da Vito Colucci, direttore generale e da Andrea Zotti, dirigente della Sezione Risorse Idriche dell'Autorità Idrica Pugliese; presenti anche, per il Consorzio: il presidente, Giuseppe De Filippo; il direttore generale Francesco Santoro e Raffaele Fattibene, direttore dell'Area Ingegneria.
Tema della riunione è stato quello già discusso in numerosi tavoli tecnici, tenutisi prima dell'emergenza Covid-19, sulle opportunità offerte, per entrambe le regioni, dal collegamento degli schemi idrici del Fortore (Puglia) e del Biferno (Molise), realizzabile attraverso il prolungamento, sino al nodo idraulico di Finocchito, dell'adduttore che parte dall'invaso di Ponte Liscione per alimentare i comprensori irrigui del Basso Molise ed i cui lavori, relativamente al 1° lotto funzionale, sono già in corso.
Il collegamento idraulico tra i due schemi conferirà, all'adduttore in costruzione, la duplice funzione di alimentare i comprensori irrigui del Basso Molise e trasferire in Puglia parte della risorsa idrica invasata a Ponte Liscione per un volume medio annuo, stimato in 50 milioni di metri cubi.
Il vantaggio per la Puglia sarà quello di avere maggiore disponibilità di risorsa idrica, che permetterà un ampliamento dei comprensori irrigui di circa 25.000 ettari; per il Molise, il trasferimento in Puglia di acqua invasata, ma non utilizzabile nel territorio regionale, permetterà di acquisire la sostenibilità economica ai programmi irrigui in corso di attuazione, riducendo sensibilmente le spese di gestione e gli oneri a carico degli agricoltori molisani.
Pieno soddisfacimento è stato espresso da tutti gli intervenuti per la valenza dell'idea progettuale e per i lavori sin qui svolti; ora bisogna predisporre il progetto di fattibilità tecnica ed economica, nonché i livelli successivi di progettazione, da sottoporre al protocollo d'intesa da costituire tra le due Regioni per la successiva richiesta di finanziamento al governo centrale.