I presidenti degli 11 consorzi di bonifica del Veneto, riunitisi in assemblea a Mirano, hanno eletto, all'unanimità, Francesco Cazzaro, attuale presidente del Consorzio di bonifica Acque Risorgive, alla guida di ANBI Veneto. Cazzaro, che lo scorso gennaio era stato riconfermato alla presidenza del Consorzio che guidava dal 2015, succede a Giuseppe Romano, che ha presieduto l'associazione regionale per 10 anni.
L'assemblea dei presidenti ha inoltre eletto come vicepresidente di ANBI Veneto, sempre all'unanimità, Paolo Ferraresso, presidente riconfermato del Consorzio di bonifica Bacchiglione.
60 anni appena compiuti, padovano nato e residente a Villa del Conte, dove è stato sindaco per due mandati, Francesco Cazzaro è titolare di un'azienda agricola attiva nell'acquacoltura. L'esperienza maturata in questi primi cinque anni di presidenza al Consorzio di bonifica Acque Risorgive rappresenterà un viatico prezioso nel nuovo ruolo di coordinamento del sistema veneto della bonifica che, con i suoi 11 consorzi per oltre 1500 dipendenti, si pone a livelli d'eccellenza nazionale per qualità delle progettualità, efficienza organizzativa, capacità di attrarre finanziamenti pubblici per la realizzazione di opere.
"Ringrazio i colleghi presidenti per la fiducia accordatami, assicuro il mio impegno nel ricoprire questo ruolo consapevole dell'importanza sempre maggiore, che sta assumendo l'attività di coordinamento nell'ambito della bonifica – afferma il neo presidente - Le sfide legate ai mutamenti climatici impongono di ragionare sempre più in un'ottica di sistema, con un'attenzione che vada oltre i confini del proprio comprensorio e miri alla collaborazione tra tutti gli enti di rappresentanza e portatori di interessi di un territorio veneto, che a mio parere è unico. Tra i motivi, per cui il nostro sistema regionale della bonifica ha raggiunto livelli di eccellenza, vi è proprio la capacità di fare squadra, operando in stretto contatto con la Regione del Veneto, a partire dall'assessorato all'agricoltura, dalle organizzazioni agricole, dalle due autorità di bacino fino alle università. Mi impegno, in stretto coordinamento con ANBI, a proseguire in questa strada di cooperazione, ampliando ulteriormente il confronto con i cittadini, che sono i destinatari finali del nostro lavoro."
La gestione dell'acqua ad uso irriguo, sempre più complessa a causa dei lunghi periodi siccitosi, rappresenta uno dei principali ambiti di sfida, con cui la bonifica dovrà confrontarsi nel prossimo futuro. Altro ambito è dato dalla sicurezza idraulica di centri abitati e campagne, messi a rischio da violenti eventi atmosferici, che riversano, su territori fortemente urbanizzati, enormi quantità d'acqua in brevissimo tempo.
Infine, sempre più importante è il ruolo che i consorzi stanno assumendo dal punto di vista ambientale con la tutela delle risorgive, la ricarica delle falde acquifere, la realizzazione di bacini di fitodepurazione e di oasi naturalistiche: azioni fondamentali per preservare il paesaggio e la qualità della vita di chi lo abita.