I 100 milioni di metri cubi d'acqua contenuti nell'invaso della diga di Campolattaro, in provincia di Benevento, potranno essere utilizzati per fini potabili ed irrigui: la Giunta Regionale della Campania ha, infatti, approvato il piano di fattibilità tecnica ed economica per le opere necessarie a completare una delle grandi "incompiute", presenti nel nostro Paese. L'intervento, per un valore complessivo pari a circa 480 milioni di euro, prevede la realizzazione di una galleria di derivazione, lunga 7 chilometri e mezzo e la cui portata (7.600 litri al secondo) sarà per oltre il 60% utilizzabile a fini irrigui; al termine del percorso sarà posizionato un impianto per la produzione di energia idroelettrica. Saranno, inoltre, costruiti un canale adduttore primario, lungo circa 20 chilometri, per irrigare i campi della Valle Telesina, nonché importanti infrastrutture per l'utilizzo potabile della risorsa idrica, presente nel più grande invaso della Campania ed uno dei più importanti dell'Italia Centrale.
"Quanto deciso per l'invaso di Campolattaro, così come il percorso avviato per il trasferimento di cospicue risorse idriche dal Molise alla Puglia, rappresentano segnali fondamentali per la soluzione di un atavico problema dell'agricoltura nel Sud Italia anche quest'anno fortemente penalizzata dalla siccità – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - In entrambe le situazioni, i locali Consorzi di bonifica, Sannio Alifano in Campania e Capitanata in Puglia, stanno giocando un ruolo protagonista nella soluzione di vicende ferme da decenni."
"Da tempo affermiamo che in Italia, accanto all'indubbia necessità di nuovi stanziamenti per aumentare la resilienza dei territori ai cambiamenti climatici, c'è bisogno di smobilizzare risorse già disponibili, come testimoniato anche dalla recente sollecitazione della Ministra, Bellanova, per ridestinare risorse inutilizzate del Fondo Sviluppo e Coesione ad avviare un Piano Acque per l'Agricoltura. Da una nostra analisi – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - nel nostro Paese ci sono 35 grandi opere idrauliche, bisognose di essere completate, per un fabbisogno complessivo superiore ai 600 milioni di euro."