
Nella nottata scorsa si è abbattuto un fortissimo temporale sull'area di Reggio Emilia, Bagnolo, Cadelbosco e Campegine. In poco più di 2 ore (da mezzanotte e trenta fino alle 3.00) a Reggio Emilia sono caduti quasi 140 millilitri (ml. 138,80 per la precisione) a Bagnolo circa 100, a Villa Argine 80 millilitri e a Case Cervi 120 millilitri. Si è trattato di quantitativi assolutamente eccezionali, di cui non si ha memoria negli ultimi 50 anni; basti pensare che la piovosità media annua di Reggio Emilia si aggira tra i 750/800 millilitri. In sostanza, in 150 minuti è caduta sul Reggiano 1/6 della pioggia complessiva annua. In previsione dell'ondata di pioggia, il Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale, già nel corso della giornata di venerdì 3 Luglio, aveva provveduto ad abbassare le quote dei ricettori finali dei flussi, agevolando in tal modo la gestione delle piogge preventivate, anche se non in queste dimensioni e quindi oltremodo impegnativa, ma soprattutto nel bel mezzo della stagione irrigua, in cui l'approvvigionamento di risorsa idrica è essenziale per le produzioni del territorio sotteso e servito quotidianamente. In ogni caso, immediatamente sono stati attivati gli impianti idrovori del Diversivo Bresciana a Cadelbosco (realizzato da alcuni anni proprio per arginare situazioni di piena) e del Rodanello a Bagnolo, oltre al Torrione a Gualtieri. Inoltre, caso del tutto straordinario in questa stagione, si è provveduto a scaricare nel fiume Po a Boretto fino a 40 metri cubi al secondo dal Canale Derivatore. In aggiunta a queste attivazioni è entrata in funzione anche la cassa di espansione del Cavo Pistarina di Reggio Emilia e lo scarico a gravità della Parmigiana Moglia al Bondanello di Moglia. Si sono registrate parziali tracimazioni di canali nelle zone di alta pianura (comuni di Sassuolo Casalgrande Cavazzoli, Roncocesi Cella e Cadè). Nella bassa pianura, a valle della via Emilia, il sistema dei cavi e dei canali consortili ha retto l'ondata straordinaria di piena anche se gli eccezionali quantitativi di acqua, ricevuti e raccolti dalla rete scolante, hanno comportato inevitabili rallentamenti nell'afflusso della risorsa idrica nella rete minore con conseguenti fenomeni di ristagno, causati anche dall'impossibilità dei sistemi scolanti fognari e interpoderali di smaltire la storica quantità di acqua caduta . Complessivamente nella notte hanno prestato opera nel comprensorio, per il monitoraggio e le manovre presso gli impianti, una quarantina di tecnici del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale. La caduta di una tale quantità di acqua in così breve tempo ed in piena stagione irrigua è un fenomeno straordinario che purtroppo, a causa dei mutamenti del climatici, presenta riflessi onerosi e che stresserà i sistemi di scolo e fognari, nonostante che lo sforzo tecnico idraulico di intervento e le regolazioni siano state immediate. Le opere più recenti servono proprio a fronteggiare queste emergenze, anche se una tale quantità inevitabilmente comporta qualche criticità locale.