Non solo irrigazione: in questi giorni, il canale L.E.B., la principale asta irrigua del Veneto e gestita dall'omonimo consorzio di 2° grado, sta mostrando la sua valenza anche su un altro fronte, quello ambientale e di vivificazione del territorio. Le sue acque sono state infatti necessarie per alimentare il torrente Alpone, nel comune di Albaredo d'Adige, dove la scarsità di portata, causata probabilmente da alcuni sbarramenti artificiali realizzati dal Genio Civile per rinforzare le sponde del torrente, aveva comportato la moria di numerosi pesci tra cefali, carpe, cavedani, pesci siluro e barbi.
A lanciare l'allarme sono stati alcuni pescatori, che avevano notato le carcasse; molti inoltre erano i pesci boccheggianti ed intrappolati tra gli sbarramenti artificiali. La diminuzione di portata aveva formato diverse pozze d'acqua poco ossigenata e troppo calda; molti pesci ancora vivi erano in condizioni di grande sofferenza e sono stati velocemente trasportati dagli stessi pescatori nel vicino fiume Adige. Segnalazioni sono state fatte ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Provinciale e all'ARPAV, che ha contattato il Consorzio L.E.B. per chiedere il pompaggio di acqua e vivificare il torrente. Pronta la risposta del Consorzio: nella sola prima giornata sono stati garantiti 3.000 litri d'acqua al secondo, mentre nei tre giorni successivi, due pompe dei Vigili del Fuoco hanno prelevato acqua dal canale L.E.B., alzando la portata dell'Alpone e permettendo alla fauna ittica di sopravvivere.