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PRIMA PASSEGGIATA SULLA SPONDA RITROVATA

Pubblicato il 08/09/2020

I barchini che trasportavano sabbia, i ragazzi che facevano il bagno, i pescatori sulle sponde: solo i più anziani conservano il ricordo del periodo, in cui attorno al fiume girava la vita e l'economia del paese.

Con il passare del tempo, la distanza dell'uomo dal corso d'acqua è aumentata di pari passo con la vegetazione fitta e spontanea, che ha progressivamente colonizzato gli spazi, fino a costruire un vero e proprio "muro" verde: di qua, la città con i suoi ritmi; di là, l'Arno, separati da una boscaglia impenetrabile anche solo alla vista.

Rignano non ha però rinunciato all'idea di riconquistare la sponda perduta ed ecco il risultato: 300 metri di spazio verde, attrezzato con panchine e tavoli per rendere l'Arno nuovamente raggiungibile da tutti: un'autentica oasi a due passi da impianti sportivi che, a loro volta, saranno ristrutturati ed armonizzati per creare una sorta di naturale centro benessere.

Il tutto è stato "svelato" con la prima passeggiata ufficiale: in tanti hanno voluto tenere a battesimo il primo tassello dell'importante e complesso mosaico di interventi di riqualificazione che, nel prossimo futuro, contribuiranno a migliorare la fruibilità del corso d'acqua.

"Dobbiamo tornare a considerare il fiume, un amico e ritrovare il rapporto, che si è incrinato dopo gli eventi alluvionali. L'Arno è una risorsa e come tale deve essere valorizzata. Ecco perché abbiamo puntato molto sulla sua riqualificazione" commenta il sindaco, Daniele Lorenzini.

"L'obiettivo di questa amministrazione è di consentire una totale e piena godibilità del corso d'acqua, ricucendo un rapporto, che si era interrotto" aggiunge l'assessore ai lavori Pubblici, Dominga Guerri, illustrando cifre e soluzioni adottate, che porteranno alla creazione di un vero e proprio parco fluviale.

"E' importante che le comunità ritrovino un giusto equilibrio con il fiume. Il nostro compito, con gli interventi di manutenzione, è di ridimensionare il rischio idraulico e di rendere i territori più sicuri, ma anche di incentivare una nuova fruizione dei corsi d'acqua, che possono diventare elementi strategici per la socialità, l'economia, il miglioramento dell'ambiente" spiega Serena Stefani, presidente del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, aggiungendo: "Con il progetto realizzato dal Comune, grazie a finanziamenti regionali, si avvia un importante percorso di valorizzazione dell'Arno, anticipato dal Consorzio con il cosiddetto piano tagli che, sempre con finanziamenti regionali, ha permesso un'importante selezione della vegetazione presente in alveo e lungo le sponde."

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