Il Tavolo tecnico coordinato dall'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha stabilito l'innalzamento del livello del Lago fino ad un massimo di 1,35 mt esclusivamente in condizioni di manifesta scarsità idrica mai oltre il 15 settembre di ogni anno. Conferme avvalorate subito da Ufficio Dighe Milano/Ministero Infrastrutture e Consorzio del Ticino
L'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po-Ministero dell'Ambiente, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Ufficio Dighe Milano e con il Consorzio del Ticino, chiarisce nei dettagli la situazione dei livelli del lago Maggiore a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco del Comune di Verbania, Silvia Marchionini.
La tesi del primo cittadino per la quale "se il livello del lago Maggiore avesse raggiunto quota m. 1,50 , come richiesto dall'Autorità Distrettuale del fiume Po, al momento della caduta delle abbondanti piogge dei giorni scorsi avrebbe allagato il centro abitato e le attività commerciali" non solo risulta completamente infondata a livello idraulico e da protocollo istituzionale ma, in un momento di crisi collettiva e difficoltà dei cittadini, appare una suggestione allarmistica e preoccupante, che l'Autorità smentisce e intende chiarire in modo approfondito d'intesa con gli enti competenti: Direzione Generale Dighe Milano-Ministero Infrastrutture e Consorzio Ticino (ente regolatore del lago).
Partendo dalla sicurezza idraulica di tutti i territori come regola base, ogni manovra idraulica e ogni livello registrato del lago devono tenere conto delle potenziali conseguenze, in grado di influenzare i possibili fenomeni di dissesto idrogeologico; la regolazione del lago Maggiore (così anche il suo eventuale innalzamento) è sempre subordinata all'attuazione dei principi concertati dal "tavolo tecnico" del lago. Tali regole prevedono che solo ed esclusivamente in condizioni di manifesta scarsità idrica ed acclarati fenomeni previsionali di mancanza continuata di precipitazioni si possa portare il livello del lago fino ad un massimo di m. 1,35 con chiusura del periodo fissata inderogabilmente al 15 Settembre di ogni anno, come peraltro già più volte comunicato.
Successivamente i livelli del lago devono essere predisposti, affinché si eviti qualsiasi criticità di possibile allagamento, tracimazione ed esondazione nelle zone sottese. Infatti, come da comunicazione del direttore del Consorzio del Ticino, Doriana Bellani, che aveva già predisposto, dopo il 15 Settembre, una regolazione al di sotto del metro, la situazione verificatasi è stata la seguente: "Nell'attuale periodo dell'anno il livello massimo assentito di regolazione del lago, cioè il livello da non superare nella normale gestione delle acque del lago Maggiore, è fissato a m. + 1.00 sullo zero idrometrico di Sesto Calende, cioè alla quota assoluta di m. + 194,016. Alle ore 8.00 di venerdì 2 ottobre, il livello Lago era a m. + 0,37 sullo zero idrometrico. Dopo 6 ore, alle 14.00, il lago era ancora a m. + 0,39, ma le previsioni conseguenti alle precipitazioni sull'intero bacino imbrifero lasciavano presupporre una situazione di rapida crescita del lago. Con il lago ancora vuoto si sono incrementati i deflussi da mc/sec 153 a mc/sec 273 con manovra delle portine eche comunque viene attuata in situazioni estreme, poiché può provocare conseguenze sull'equilibrio del fiume Ticino sublacuale. Alle ore 20.00, con livello lago a m.+ 0,63 con una crescita di 4 centimetri all'ora, sono iniziate le manovre conclusive in emergenza di apertura totale dello sbarramento, terminate dopo 3 ore e mezza, quando il lago aveva raggiunto il livello di m.+ 0,88 con deflussi pari a mc/sec 893. Da quel momento il lago ha iniziato il regime di deflusso naturale. Alle ore 8.00 di sabato 3 ottobre il livello era pari a m. + 1,65; l'incremento verificatosi in 8 ore e mezza è stato di 9 centimetri all'ora: una velocità di riempimento, che si è raramente verificata non solo negli 80 anni di regolazione, ma anche negli anni di regime libero del lago."
In riferimento alle notizie in merito all'evento di piena dei giorni 2-5 ottobre 2020 ed alla regolazione attuata nel corso dell'evento sulla Traversa della Miorina, la Direzione Generale Dighe Milano-Ministero Infrastrutture chiarisce, in una nota del dirigente responsabile, Vittorio Maugliani, quanto segue:
"La regolazione del lago Maggiore, attuata nel corso dell'evento dei giorni 2-3-4-5 ottobre 2020, è stata attuata dal gestore incaricato, il Consorzio del Ticino, nel pieno rispetto delle regole imposte e con la finalità della massima salvaguardia dei territori circumlacuali.
Nel periodo precedente all'evento, la regola invernale, in vigore dal 15 settembre di ogni anno e che limita l'invaso alla quota di cm. +100 sullo zero dell'idrometro di Sesto Calende, risultava pienamente rispettata, trovandosi il livello d'invaso alla quota di circa cm. +37 sullo stesso riferimento in data 2 ottobre, come peraltro pubblicamente verificabile dai dati disponibili sul sito istituzionale dei regolatori dei grandi laghi subalpini.
Al manifestarsi di portate in ingresso crescenti, nella stessa data del 2 ottobre, verificate le previsioni meteorologiche disponibili, è stata attuata dal Consorzio, con prontezza e rapidità, l'apertura della traversa di regolazione della Miorina fino al completo abbattimento delle paratoie, quindi portando il lago, nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, ad un regime naturale e non regolato di afflussi e deflussi, ancora in corrispondenza di quote ben inferiori al limite di regolazione, imposto per il periodo invernale di cm. + 100 sull'idrometro di Sesto Calende.
Da quel momento il lago ha subito l'eccezionalità dell'evento meteorologico e degli afflussi dai bacini contribuenti di monte, che, con valori massimi stimati dell'ordine di mc/sec 6000, hanno causato un gradiente di crescita del livello estremamente elevato (circa 9 centimetri all'ora), fino al raggiungimento della quota massima di cm. +265.
La quota del livello del lago mantenuta nei giorni precedenti all'evento, dai cm.+ 54 del 15 Settembre ai cm. +37 del 2 Ottobre, sull'idrometro di Sesto Calende, è stata conforme e ben inferiore al limite di regolazione invernale di cm.+ 100 sullo stesso idrometro ed è stata del tutto coerente con i valori storicamente presenti nel lago nello stesso periodo, anzi generalmente inferiore ai valori medi del periodo.
Ogni volontà di attribuire, al recente evento di piena dei giorni 2-3-4-5 ottobre 2020, una qualche connessione con la sperimentazione estiva, condotta quest'anno e già da tempo terminata, appare pretestuoso e privo di alcun fondamento tecnico."