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PARTONO I LAVORI PER EFFICIENTARE LA RETE IDRICA DALLA DIGA DEL LISCIA

Pubblicato il 04/11/2020

È al 72% il livello dell'invaso del Liscia con 75 milioni di metri cubi d'acqua a fronte di una capienza di 104 milioni: un ottimo livello, che nella classifica dei puntatori della siccità lo inquadra nel livello ordinario. "Possono stare quindi tranquilli i consorziati - commenta Marco Marrone, presidente del Consorzio di bonifica della Gallura - a fronte di un approvvigionamento che ha garantito in maniera ottimale l'apporto idrico per tutta l'estate, con una situazione, a maggio, che lo indicava al massimo della sua capienza (al 98%) con 103 milioni metri cubi. Le piogge di quest'anno hanno garantito al territorio dell'alta Gallura la tranquillità di fare affidamento su questa risorsa."

In un territorio, vocato alla coltivazione a prato stabile per il 72 % e un 9,20% ad erba medica, assume un ruolo fondamentale, soprattutto per la pastorizia, la presenza di questa importante risorsa, che oramai da due anni ha assunto livelli, che garantiscono la tranquillità per l'approvvigionamento dell'alta Gallura.

"Una tranquillità in più arriva anche dai lavori appena partiti sul canale adduttore del Liscia - spiega Giosuè Brundu, direttore dell'ente consortile – Si tratta di avori annunciati dalla primavera passata e che ora, a chiusura del grosso della stagione irrigua, possono partire. L'obiettivo è arginare le perdite, stimate nel 30% della risorsa, proprio per ridurre al minimo gli sprechi e garantire che tutta l'acqua erogata arrivi a destinazione. I lavori sono partiti in questi giorni e sono stati possibili, grazie ad uno stanziamento di 20 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Si tratta di un'opera fondamentale per il territorio e che in passato ha sofferto le gravi carenze idriche; è un investimento per il futuro e che ci permetterà di affrontare i periodi di siccità con maggiori certezza. Negli ultimi sette anni è stato calcolato attraverso un apposito studio, a causa dello stato della condotta sono stati gettati via circa 50 milioni di metri cubi di acqua: ogni anno, cioè, circa il 30% degli oltre 23milioni di metri cubi di acqua, che scorrono lungo i 28 chilometri del canale adduttore."

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