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EMERGENZA IN SARDEGNA: PROSEGUE LA TRACIMAZIONE CONTROLLATA DALL’INVASO DI MACCHERONIS

Pubblicato il 30/11/2020

Sta proseguendo regolarmente la tracimazione controllata dall'invaso di Maccheronis: lo comunica il Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale, che da giorni presidia gli impianti (assieme ad Enas-Ente Acque della Sardegna) e tutto il tessuto di canali, che portano l'acqua nei campi. Come da prassi, i Comuni a valle hanno tempestivamente provveduto ad evacuare le abitazioni, che possono correre il pericolo di allagamenti.

Il bacino di Maccheronis è monitorato h24; era pressoché vuoto, grazie al piano di laminazione e si è riempito in circa 16 ore, arrivando però al massimo della sua capienza (24 milioni di metri cubi d'acqua) in una condizione assai diversa dal 2013, quando si riempì troppo velocemente, facendo tracimare una quantità d'acqua tale, che gli argini non riuscirono a trattenere, provocando danni a valle.

A presidiare costantemente l'intero comprensorio è un gruppo di dieci tecnici, istituito da qualche anno in seno al Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale e che si attiva in caso di eventi estremi per monitorare, con aggiornamenti ogni 15 minuti, l'andamento della situazione, attuando un controllo coordinato sulle infrastrutture consorziali, sulla situazione delle dighe (in stretta collaborazione con Enas) e sulla situazione nei campi.

"Quanto drammaticamente accaduto in Sardegna – precisa Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – testimonia la necessità di infrastrutturare il territorio per aumentare la resilienza alla crisi climatica. Di fronte a circa 300 millimetri di pioggia caduti in 36 ore, la funzione dei bacini si è rivelata determinante per evitare più gravi conseguenze a valle. È questa una necessità generalizzata sull'intero territorio nazionale. Per questo, il Piano ANBI per l'Efficientamento della Rete Idraulica del Paese prevede la manutenzione straordinaria di 90 invasi, il completamento di altri 16 e la realizzazione di 23 nuovi serbatoi; sarà possibile attivare quasi 10.000 posti di lavoro grazie ad un investimento inferiore ai 2 miliardi di euro."

"Di fronte alle drammatiche immagini di Bitti – commenta Ambrogio Guiso, Presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale - non possiamo che esprimere solidarietà alla comunità per il pesante tributo, che ha dovuto pagare anche in termini di vite umane. L'intera struttura del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale è a disposizione per portare il proprio aiuto ad aziende e comunità per un ritorno immediato alla normalità. Sappiamo bene che ciò richiederà del tempo, perché i danni sono ingenti, ma ci sarà tutto il nostro supporto."

 

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