PROGETTI ANBI
Fine settimana critico dal punto di vista del meteo in Veneto.
I Consorzi di Bonifica stanno mantenendo elevata la soglia di attenzione a causa delle forti precipitazioni, che hanno creato situazioni difficili nella fascia di pedemontana e nel bellunese (provincia non servita dai Consorzi ).
La situazione più difficile si è registrata a Cordignano, dove il fiume Meschio è tracimato, allagando il centro. L'evento è stato causato da un nubifragio localizzato, con circa 40 millimetri di pioggia, caduti in due ore, tra l'una e le tre di notte.
Il computo dei danni sarebbe potuto essere peggiore se il Consorzio di bonifica Piave non avesse aperto, nel pomeriggio di ieri, lo scolmatore, che dal Meschio riversa le acque nella cava Merotto a Colle Umberto, pochi chilometri più a monte di Cordignano.
Altre aree sotto attenzione sono quelle del Monticano (gli impianti idrovori in funzione, hanno messo al riparo da criticità), Livenza (sempre in lento aumento, anche perché il suo bacino è decisamente montano; livelli alti, ma ancora non sopra le soglie critiche). Piave (a Nervesa della Battaglia ha raggiunto una portata di 1.500 metri cubi al secondo).
A Zenson stanotte sono state chiuse le chiaviche ed accesa l'idrovora omonima. Lo stesso anche lato Ponte di Piave. La golena è stata allagata ed il livello del fiume Piave è di 7 metri circa. L'ultima volta di una situazione del genere, anche se molto più acuta, è stato ad ottobre 2018.
