Miglioramento del deflusso ecologico e maggiore quantità di risorsa idrica disponibile in periodi di grave scarsità rappresentano i valori più rilevanti della riuscita sperimentazione coordinata nell'ultimo quinquennio dal tavolo tecnico della regolazione estiva del lago Maggiore.
Nell'incontro on-line dei principali attori della sperimentazione (guidata dall'Autorità Distrettuale del Fiume Po), i partners dell'iniziativa, a partire dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha verificato periodicamente gli effetti e le dinamiche che incidono anche sulla sicurezza idraulica, hanno analizzato da diverse prospettive i risultati del tavolo operativo.
Il Segretario Generale, Meuccio Berselli, ha apprezzato il provvedimento consolidando, come regola futura, la possibile regolazione del livello del lago da m. 1,25 a m. 1,35 e ha inoltre lanciato la proposta di avanzare un'ulteriore sperimentazione a quota m. 1,50 ,naturalmente solo per alcuni brevi periodi nei mesi estivi.
Va specificato, infatti, un elemento idraulico fondamentale e cioè che ogni centimetro di risorsa idrica, invasata all'interno del lago Maggiore nella fascia cm. 100 – cm. 150 sull'idrometro di Sesto Calende, corrisponde a circa 2,2-2,4 milioni di metri cubi; pertanto i 35 centimetri guadagnati, arrivando a cm. 135 valgono, ogni volta si raggiunga quella quota, circa 77-80 milioni di metri cubi.
"Si tratta – sottolinea Berselli – non di volume d'acqua, ma di un volume di regolazione disponibile per un utilizzo multiplo utile al territorio, all'ambiente, alla biodiversità e naturalmente all'economia a base irrigua."