Per un comprensorio come quello Parmense, caratterizzato da un lungo elenco di colture del territorio vocato alla produzione di tipicità uniche DOP e IGP (Parmigiano Reggiano, pomodoro e tante altre) alla base dell'intero sistema agroalimentare del Paese, l'avvio della stagione dell'irrigazione rappresenta uno spartiacque fondamentale tra le aspettative pianificate in inverno e la fase pratica, che genererà la quantità e la qualità del prodotto, nonché il reddito pro capite di ogni singola impresa, che opera nel settore.
Così in uno scenario globale, in cui le ripercussioni dei mutamenti climatici influenzano la stagionalità consolidata, ogni azienda fa conti più o meno salati con le opportunità concrete di approvvigionamento idrico per l'irrigazione, alla luce degli ormai endemici lunghi periodi siccitosi dell'area emiliano-romagnola. E' in questo contesto che il ruolo esercitato dai consorzi di bonifica si è fatto progressivamente sempre più rilevante e la determinazione di una data precisa per l'inizio della possibilità di irrigare è altrettanto essenziale.
Nell'area gestita dal Consorzio di bonifica Parmense, che può contare su oltre 1500 chilometri complessivi di rete, l'irrigazione inizierà già nel mese di marzo ed il suo avvio, in linea con la normativa nazionale, potrà contare su un nuovo regolamento irriguo recentemente licenziato dal comitato consortile; l'ente, infatti, invierà alle aziende agricole, che utilizzano la risorsa idrica della bonifica, tutta la necessaria documentazione utile per la gestione della pratica irrigua già da questa stagione, in modo da consentire di conoscere preventivamente ed in modo capillare le richieste derivanti da ogni singola pianificazione delle colture delle imprese agricole.
La necessità di pianificare la stagione irrigua rientra nell'ottica di ottimizzazione l'utilizzo intelligente e virtuoso dell'acqua, una risorsa esauribile in natura e che scarseggia sempre di più; da qui, la conseguente ed inevitabile necessità di organizzare la sua erogazione in modo efficace, limitando al massimo le possibili perdite e incentivando maggiormente l'impiego delle acque superficiali in alternativa al prelievo da falda sotterranea. Per questo, il Consorzio, nell'ambito della legislazione comunitaria, nazionale e regionale, promuove azioni volte al risparmio della risorsa.
A tal fine, in fase di riparto del contributo irriguo, alle aziende che dichiareranno di praticare una delle tecniche d'irrigazione, appartenenti alla classe di efficienza Alta, sarà applicato un coefficiente riduttivo pari a – 10%; di contro, alle aziende che utilizzeranno tecniche d'irrigazione, appartenenti alla classe di efficienza Bassa sarà applicato un coefficiente d'incremento pari a +10%. Una "ratio" votata alla premialità, nonchè al probabile contenimento dei costi e che responsabilizza, premiando l'imprenditore agricolo oculato, primo attore del benessere del suo territorio e di un'agricoltura sostenibile. Pertanto, al fine di usare al meglio la risorsa idrica, il Consorzio della bonifica Parmense promuove l'utilizzo di IRRINET-IRRIFRAME, il servizio digitale gratuito per l'irrigazione intelligente (scaricabile anche su app), ideato dal Consorzio CER (Canale Emiliano Romagnolo) per tutti i consorzi, rivolto ad agricoltori e tecnici per fornire consigli irrigui adeguati e personalizzati sia in termini di tempi d'intervento che di volumi da erogare. Inoltre, ai consorzi di bonifica è richiesto, tramite il sistema SIGRIAN (Sistema Informativo Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura), di quantificare gli usi dell'acqua in agricoltura, al fine di garantire l'uso consapevole della risorsa idrica, riducendo i prelievi dai corpi idrici naturali e programmando interventi per il miglioramento della qualità della risorsa e il potenziamento della rete di distribuzione.
Riassumendo e semplificando insomma, si evidenzia come l'imprenditore agricolo paghi per quanto utilizza il prelievo irriguo; le gestioni e l'utilizzo delle pratiche, che assicurano una migliore gestione della risorsa idrica, con un occhio al territorio e alla sua sostenibilità, permettono anche una sostanziale e possibile riduzione dei costi d'impresa, con particolare riferimento alle cosiddette "quote variabili" (costo delle singole bagnature).
Infine si ricorda che l'esercizio irriguo stagionale sarà sempre gestito nelle forme tradizionali, vale a dire la prenotazione dell'irrigazione da parte delle aziende presso il personale di campagna del Consorzio.
"Con la nuova fase di rinnovamento dell'ente, approntata dal personale del Consorzio in ogni suo settore, intendiamo coinvolgere tutti gli aspetti dell'operatività – evidenzia il direttore generale della Bonifica Parmense, Fabrizio Useri – In questo specifico caso vogliamo offrire una positiva evoluzione nel comparto irrigazione, muovendoci nella direzione del pieno adempimento delle normative regionali ed europee, volte al risparmio idrico. L'aspetto rilevante della prenotazione della risorsa è indirizzato verso uno sviluppo tecnologico, che terrà conto delle irrigazioni più virtuose, premiandole con una riduzione finale del 10% sugli importi."
Sull'imminente campagna interviene anche la presidente del Consorzio di bonifica Parmense, Francesca Mantelli: "L'approvazione del nuovo regolamento irriguo garantisce una positiva continuità nel rapporto con i consorziati, sensibilizzandoli verso un necessario cambio di passo, che vede l'ente impegnato in nuove progettazioni a contrasto della dispersione di risorsa e volte a quell'efficientamento del sistema irriguo consortile, in grado di migliorare la distribuzione dell'acqua a tutto vantaggio dell'agricoltura sul territorio."