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SERENA STEFANI E LA STORIA DI UNA BONIFICA CHE DIVENTA SEMPRE PIU’ ROSA

Pubblicato il 08/03/2022

"E' stata una sfida imparare a muoversi in questo settore, tradizionalmente maschile. Oggi è bello constatare che in tante ce l'hanno fatta. Nel mondo della bonifica si stanno facendo passi da gigante. In Italia sono 15 i Consorzi presieduti da donne e di cui uno in Toscana: il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, che considero anche una sorta di modello in materia di pari opportunità. Basta osservare la composizione della sua struttura: il numero di ingegnere, dottoresse forestali, agronome, geometre è complessivamente pari a quello dei colleghi. La situazione è confermata anche se andiamo a verificare le posizioni apicali: di due dirigenti, uno è donna; a capo dei quattro settori di attività dell'ente, la componente femminile vince 3 a 1; nelle mani di donne, due ingegnere, ci sono i settori strategici della difesa idrogeologica e dell'irrigazione. La stessa organizzazione aziendale è impostata al rispetto reciproco e al superamento delle differenze di genere".

La storia raccontata da Serena Stefani, presidente del consorzio di bonifica di Arezzo, è l'esempio del profondo rinnovamento, generazionale, tecnologico ed organizzativo, che sta attraversando il mondo della bonifica. 

La sua è una delle sette storie scelte dalla giornalista, Stefanella Baglioni, per parlare dell'iniziativa "Le donne dei diritti, i diritti delle donne", uno degli eventi promossi sul territorio provinciale per ricordare la Giornata Internazionale della Donna.

Nel salotto, allestito nella sala consiliare del comune di Subbiano alla presenza di Ilaria Mattesini, la prima donna sindaco del Comune, sono emersi ritratti di donne forti, determinate e coraggiose che, rimanendo se stesse, sono riuscite ad affermarsi in mondi tradizionalmente maschili, realizzando i loro sogni e i loro progetti.

Al termine per tutte ci sono stati un ramoscello di mimosa, una pergamena e un biscotto artigianale specialissimo con i simboli dell'8 marzo. 

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