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ANBI:“I DATI ISPRA-SNPA SCONCERTANO MA CONFERMANO LA NOSTRA ESPERIENZA QUOTIDIANA IN UN PAESE SEMPRE PIU’ A RISCHIO IDROGEOLOGICO”

Pubblicato il 26/07/2022

"Di fronte ai dati diffusi oggi dall'ISPRA attraverso il Rapporto SNPA, che segnala come nel 2021 il consumo di suolo abbia toccato il valore più alto del recente decennio, non possiamo che ribadire la necessità di coerenza politica, ad ogni livello, fra affermazioni di principio e scelte concrete sul territorio."

Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente ANBI. 

"Abbiamo più volte denunciato – prosegue - come, anche nella legislatura appena conclusa, non si sia riusciti ad approvare una legge contro l'indiscriminato consumo di suolo, di cui si parla dal 2013 e da allora è ferma nei meandri parlamentari. È evidente che la cementificazione di crescenti aree ha fra le conseguenze più rilevanti, l'aumento del rischio idrogeologico in una fase in cui già i cambiamenti climatici stanno sottoponendo a grande stress l'equilibrio ambientale del Paese." 

"In questa contingenza emergenziale – insiste il Presidente di ANBI - non possiamo che tornare a ribadire, accanto ad adeguati provvedimenti legislativi per la salvaguardia del territorio, l'urgente necessità di un Piano nazionale di efficientamento e adeguamento della rete idraulica del Paese la cui insufficienza, di fronte all'estremizzazione degli eventi atmosferici, è aggravata da quanto oggi confermato e ripetutamente, quanto inutilmente, denunciato dai Consorzi di bonifica a livello locale: nuove edificazioni, in particolare di poli logistici, in aree a pericolosità idrogeologica elevata." 

"È sconcertante - conclude Vincenzi - ma è una situazione incredibilmente sottovalutata e di cui oggi, di fronte ai dati diffusi dall'ISPRA, ciascuno deve assumersi la responsabilità."

Modificato in data 26/07/2022 15:43

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