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IN UN SOLO MESE 80 MILIONI DI EURO DI MAGGIORE SPESA ENERGETICA PER I CONSORZI DI BONIFICA E I CONSUMATORI I CONTI NON TORNANO PIU’!

Pubblicato il 02/09/2022

"E' paradossale, ma rischia di avere costi insostenibili la manutenzione del territorio per chi lo abita": è quanto afferma Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, di fronte al continuo rialzo delle previsioni per i costi energetici, cui sono chiamati i Consorzi di bonifica ed irrigazione per continuare a garantire sicurezza idrogeologica e distribuzione irrigua. Il solo aumento medio del prezzo a megawattora registrato ad Agosto, (da € 441,65 a € 543,15) ha fatto incrementare le già fosche previsioni annuali di oltre 79 milioni di euro, superando la cifra record di 423 milioni di euro contro una spesa 2021 pari a circa 75 milioni. A determinare la grave situazione concorrono anche le conseguenze della siccità, che stanno comportando maggiori oneri organizzativi e consumi di energia, quantificabili in circa il 30%. 

"E' evidente – prosegue il Presidente di ANBI - che essendo la nostra una funzione pubblica non può certo essere sospesa come invece preoccupantemente fanno alcune attività industriali; d'altronde, è bene ricordare che il rischio idrogeologico tocca il 94% dei comuni italiani ed è la disponibilità d'acqua irrigua a garantire l'84% del made in Italy agroalimentare, che proprio quest'anno sta toccando cifre record, superando i 60 miliardi di export."

"E' per senso di responsabilità che ci appelliamo alla politica, affinchè intervenga a sostegno dei bilanci consorziali altrimenti, dovendo chiudere per legge i conti in pareggio, l'eccezionale aumento dei costi dovrà essere riversato sui consorziati, appesantendo i bilanci delle famiglie e dell'agricoltura italiani e quindi sui prezzi dei prodotti sugli scaffali – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - Se questa è la richiesta nel brevissimo periodo, nel medio periodo chiediamo che si riveda la normativa interessante lo scambio sul posto, già proposta e poi stralciata nel Decreto Aiuti, permettendo anche ai Consorzi di bonifica di utilizzare l'energia rinnovabile prodotta per alimentare i propri impianti, senza doverla cedere e poi riacquistare da un gestore elettrico. Come dice il premio Nobel, Giorgio Parisi: risposta semplice ad un problema complesso..."

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