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ZAIA FIRMA ACCORDI DI PROGRAMMA PER DIFESA IDROGEOLOGICA

Pubblicato il 04/11/2015

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato oggi a Palazzo Chigi gli accordi di programma con il Governo per l'assegnazione dei 650 milioni previsti dalla prima parte del piano contro il dissesto idrogeologico nelle aree metropolitane e già stanziati dal C.I.P.E. (Comitato Interministeriale Programmazione Economica). La firma con il Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, per la parte veneta si riferisce a "Interventi sulla rete idraulica del bacino Lusore" in comune di Venezia (importo: € 61.858.573,19), "Realizzazione di un invaso sul torrente Astico" nei comuni di Sandrigo e Breganze nel vicentino (importo: € 31.275.000,00), "Realizzazione di un'opera di invaso sul Torrente Orolo" in comune di Costabissara ed Isola Vicentina (importo: € 11.000.000,00).

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, con proprio decreto del 27 maggio 2014, aveva istituito la Struttura di Missione #italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, indicando come obiettivi di provvedere alla semplificazione della governance e delle procedure, di attuare un controllo costante del territorio, di collaborare con tutte le strutture regionali per dare attuazione agli interventi di difesa idrogeologica. La strategia individuata è stata quella di ammettere a finanziamento interventi immediatamente cantierabili.

 

"Ringrazio il ministro, Galletti per il lavoro svolto – commenta il presidente, Zaia – perché è un buon segnale da parte del Governo, non risolutivo ma importante per dare avvio ad altri cantieri oltre ai 925, che in Veneto sono già stati aperti. Questi accordi cadono in un momento, in cui torna viva la memoria dell'alluvione del 2010, ma anche di tanti altri, successivi eventi calamitosi, che hanno martoriato il territorio della nostra regione. Mi è piaciuto il passaggio del ministro – aggiunge Zaia – sulla farraginosità burocratica, che affligge le procedure per questi interventi. In Veneto abbiamo ancora cantieri aperti dopo cinque anni dalla grande alluvione. Lo ripeto da tempo che occorre dare poteri speciali ai commissari nominati per le emergenze e prevedere corsie preferenziali per i finanziamenti in materia di difesa idrogeologica. Chiedo quindi al Governo l'introduzione di una norma incisiva in questa direzione. Ma insieme alle norma – afferma ancora Zaia – è importante che si intervenga per modificare l'approccio culturale nei confronti del territorio, abbandonando la cementificazione per sostituirla con una nuova priorità: le opere per la difesa idrogeologica. Noi in Veneto stiamo facendo la nostra parte fino in fondo ed è all'esame del consiglio regionale una nuova legge sul consumo del suolo e che si propone di arrivare nel tempo a "cubatura zero", prevedendo la ristrutturazione e il risanamento delle zone degradate nelle periferie cittadine e nelle aree agricole. Si può fare anche a livello nazionale con una buona legge e soprattutto a costo zero."

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