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SICCITA’: SITUAZIONE ANCORA CRTICA NEL DISTRETTO DEL PO

Pubblicato il 09/11/2022

La riunione odierna dell'Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici consegna un quadro, che mostra ancora anomalie: un mese d'Ottobre più caldo dal 1950 (fonte: Era5 satellite) con temperature marcatamente sopra la media (anche nella prima settimana novembrina) insieme a precipitazioni sostanzialmente scarse sul settore centro-orientale del distretto padano e leggermente più in linea con le medie del periodo in quello nord-occidentale non hanno contribuito ad una decisiva inversione di tendenza negli equilibri idrologici del territorio. Anche le piogge della prima settimana di Novembre si sono palesate come irrisorie e tutto questo ha generato un contesto ancora in sofferenza, anche se chiaramente mitigato dal temporaneo stop alle principali derivazioni per utilizzi agricoli.

Il deficit pesa ancora sulla gran parte dei corsi d'acqua appenninici, dove le portate degli affluenti del fiume Po sono perlopiù scarse e dove si evidenzia la sofferenza localizzata di habitat e biodiversità. Oltre a ciò, in quest'area in particolare, le falde acquifere sotterranee restano quasi completamente scariche e tutto questo rischia di pesare notevolmente sulla prossima stagione. Arpae (Agenzia regionale prevenzione ambiente energia) sottolinea anche come in Emilia Romagna restino in sofferenza alcuni approvvigionamenti idropotabili nelle aree montane di Parmense, Forlivese e Bolognese. E se la situazione emiliano-romagnola non regala ancora ottimismo, anche alcune aree piemontesi e lombarde rimangono tuttora critiche sia in relazione ai deflussi che al livello di riempimento degli invasi idroelettrici e di alcuni grandi laghi alpini.

"Gli indicatori idro-meteo-climatici ci confermano che alcune condizioni sono migliorate all'interno di un quadro, che rimane generalmente critico all'interno del bacino del Po" commenta il Segretario Generale dell'Autorità Distrettuale del Po, Alessandro Bratti, condividendo con tutti i partner uno scenario di criticità media con previsione di precipitazioni.

Rispetto al 20 Ottobre scorso la situazione dei grandi laghi regolatori vede il lago Maggiore passare dal 20% al 53%; il lago di Como dal 15% al 56%, Iseo e Idro dal 9% all'11,5% e il Garda dal 27% al 36,2%.

La portata del fiume Po alla foce di Pontelagoscuro mostra un dato pari a 782 metri cubi al secondo, confermando una rilevazione superiore a quella minima (mc/s 450), ma assolutamente inferiore alle portate medie (mc/s 1900).

Il dato del cuneo salino dello scorso Ottobre confermava fino a 19 chilometri di risalita dalla costa; oggi si registrano 10 chilometri in relazione alla stabilizzazione della portata sopra i mc/s 450 e che ha consentito di attenuare l'intrusione del cuneo salino nei diversi rami del Delta del Po.

Rispetto al precedente Osservatorio, la percentuale di riempimento degli invasi montani passa dal 37% al 42% con un incremento del 13%.

Le previsioni per i prossimi giorni indicano piogge non intense, concentrate sulla parte centro-orientale del distretto. Possibili accumuli rilevanti nell'area tra Piemonte, Lombardia ed Emilia. Dalla modellistica idrologica-idraulica si attende una ripresa dei deflussi nelle principali sezioni del fiume Po, fino a superare quota mc/s1000 a Pontelagoscuro.

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