"La mia è una posizione di coerenza, visto e considerato che nel 2016 ho sostenuto il referendum. Un referendum che ha avuto l'85,5% dei Veneti, che si è espresso contro il prosieguo delle estrazioni di gas senza limiti di tempo. Ci rendiamo conto che in questo momento l'emergenza energetica ci porta a fare anche questi ragionamenti ed è corretto sondare tutte le possibilità, ma è pur vero che le perforazioni nel Polesine hanno dato vita ad una subsidenza, cioè un calo dei terreni, fino a 4 metri."
A dirlo è il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, al termine dell'incontro a Roma con il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
"Senza citare altri elementi tecnici, dico che le garanzie sono veramente minimali, perché questo non accada ancora – prosegue il Governatore del Veneto - Quindi, siamo contrari a nuove perforazioni; piuttosto siamo disponibili, sin da ora, a potenziare l'attività del rigassificatore."