Francesco Vincenzi, presidente ANBI, è stato confermato anche al vertice del Consorzio di bonifica Burana; sono stati così premiati l'impegno profuso durante le fasi emergenziali ed i risultati raggiunti nei cinque anni appena trascorsi.
"Ciò, che abbiamo fatto finora, va consolidato ed esteso – rimarca Vincenzi - Sisma e alluvione hanno assorbito una parte considerevole dell'attività consortile, anche se l'impegno più importante è stato quello di mantenere inalterata l'efficacia dell'operato quotidiano del Consorzio nell'evacuare le acque meteoriche e nel riutilizzarle a favore dei prodotti agricoli e dell'ambiente nel suo complesso. Non ci siamo mai tirati indietro di fronte alle nuove sfide istituzionali: l'adozione del Piano triennale di prevenzione corruzione e trasparenza, il raggiungimento della certificazione di un sistema di gestione qualità conforme alla norma ISO 9001:2008, la redazione del nuovo Piano di classifica per il riparto degli oneri consortili, l'aumento dell'impegno tecnico-economico in territorio montano, dal quale dipende anche la sicurezza della pianura. Ora ci attendono nuovi obiettivi, che vanno nella direzione di un Consorzio sempre più operativo per la salvaguardia del territorio a condizione che si creino le basi legislative, affinché l'esperienza dell'ente possa, a tutti gli effetti, contribuire all'auspicato cambiamento, da cui non è più possibile prescindere; abbiamo assistito a 60 anni di sviluppo urbanistico indiscriminato su un territorio fragile senza pensare alle conseguenze, che ora sono sotto gli occhi di tutti. Al riguardo – conclude Vincenzi -, la Legge sul consumo di suolo non può più attendere in quanto è la base per cambiare i modelli di sviluppo del nostro Paese e i consorzi di bonifica hanno le carte in regola per diventare i programmatori del territorio a 360° grazie alla loro conoscenza ed esperienza."