Sta volgendo al termine, in Veneto, una stagione irrigua, caratterizzata da situazioni estreme ed opposte: dopo una primavera molto piovosa, i mesi di luglio e, soprattutto, agosto sono stati caratterizzati da temperature superiori alla media e scarsità di precipitazioni.
I dati Arpav (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Veneto) raccolti nel Bollettino di ANBI Veneto sulla disponibilità di risorsa relativi ad Agosto, riportano nuovi record: lo scorso mese è stato il più caldo registrato de il quartultimo per piovosità rispetto agli scorsi 30 anni.
Il passaggio da un eccesso all'altro ha complicato l'attività agricola, nonostante la buona disponibilità di risorsa nella rete idraulica, frutto delle piogge scese fino a giugno.
Le criticità legate al cambiamento climatico hanno interessato anche l'alta quota, dove le temperature di agosto hanno comportato un ulteriore scioglimento dei ghiacciai: esemplare è il caso di Punta Rocca, sulla Marmolada (m.3.250) dove, a partire da inizio luglio e per tutto il mese di agosto, le temperature non sono mai scese sotto lo zero.
Le scarse piogge estive hanno comportato un calo dei livelli delle falde soprattutto nel Veronese e nel Veneto Orientale, con situazioni comunque non paragonabili alla crisi idrica del 2021-2022; nel resto del Veneto, i livelli rimangono su percentili molto elevati.
Tutti i dati e le elaborazioni grafiche sul Bollettino di ANBI Veneto relativo al mese di agosto sono accessibili dalla home page del sito anbiveneto.it .