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EMERGENZA METEO: IMPIANTI ATTIVI E CASSE D'ESPANSIONE APERTE

Pubblicato il 20/10/2024

Tenuto conto dell'ingente quantità d'acqua piovuta (mediamente sono caduti circa 100 millilitri di pioggia in poche ore) il personale del Consorzio di bonifica Emilia Centrale è al lavoro per la gestione dell'emergenza maltempo, che ha colpito Reggiano, Modenese e Mantovano: una situazione piuttosto seria a causa della concomitanza di una piena interna al comprensorio di bonifica e di una esterna avvenuta sui corsi d'acqua principali (Po e Secchia in primo luogo). Il quadro, seppur in forte difficoltà, non presentava evidenti criticità sino a domenica quando, poco dopo le ore 7, si sono verificate ben 5 rotture arginali lungo altrettanti corsi d'acqua in gestione ad AIPo, Agenzia Interregionale per il fiume Po: sul Canalazzo Tassone (due rotture), sul Cavo Cava (due rotture) e sul torrente Crostolo (una rottura); questi avvenimenti hanno reso grave la situazione nel complesso.

"La perturbazione ha avuto il suo culmine nella serata di sabato, dopo le ore 20 con l'intensificarsi delle precipitazioni - evidenzia il presidente dell' "Emilia Centrale", Lorenzo Catellani - Ciò è avvenuto dopo un'intera giornata di pioggia che, seppur non intensa, è stata costante. Il Consorzio di bonifica sta lavorando al massimo e siamo in contatto con Prefetture, Protezione Civile e tutti i Comuni interessati da questa emergenza."

Nell'area reggiana sono coinvolti i comuni di Castelnovo Sotto, Gualtieri, Cadelbosco di Sopra e Novellara; limitati allagamenti si sono registrati anche nella zona sud di Reggio Emilia. Il Consorzio di bonifica ha prontamente attivato tutti i suoi impianti di sollevamento acque (Torrione, a Gualtieri; Rodanello e Bresciana, a Reggio Emilia; San Siro, a San Benedetto Po); Mondine, a Moglia) e ha inoltre aperto le casse di espansione sul cavo Parmigiana Moglia a Novellara, sul cavo Tresinaro a Rio Saliceto e sul cavo Naviglio a Correggio.

"Si segnalano zone piuttosto estese e completamente allagate da evacuare con famiglie ed aziende agricole coinvolte - dichiara il direttore generale dell' "Emilia Centrale", Domenico Turazza -. Preoccupano in particolare le cinque rotture d'argine, che continuano a scaricare ingenti quantitativi d'acqua nella rete di bonifica, che, essendo già molto piena, non può smaltire, se non in tempi lunghi, simili quantità."

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