E' stata colpita da fenomeni temporaleschi, intensi e diffusi, larga parte del territorio del comprensorio Medio Valdarno con una cinquantina di millimetri di pioggia concentrata in poche ore sulla città di Firenze e dintorni: un fronte temporalesco, che per fortuna è durato solo qualche ora, causando diversi allagamenti localizzati in aree urbane, dovuti alle difficoltà di smaltimento della grande quantità d'acqua piovuta dal cielo. Meno evidenti gli impatti sui corsi d'acqua principali, dove i livelli sono cresciuti rapidamente, rimanendo però, in gran parte dei casi, al di sotto o intorno al primo livello di guardia.
Non sono mancate, comunque, criticità localizzate, riguardanti il reticolo idrografico in prossimità di tombamenti: veri e propri elementi di grande rischio in caso di acquazzoni. L'acqua è fuoriuscita all'imbocco del Borro dei Morelli a Ginestra Fiorentina, andando ad attraversare l'abitato invece di passarci sotto. Lo stesso è successo alla Gora di Quinto, in via Gramsci, a Sesto Fiorentino, dove si è otturata completamente la griglia all'imbocco del tombamento, provocando la fuoriuscita delle acque di piena ed allagamenti attorno; qui il personale del Consorzio di bonifica Medio Valdarno è intervenuto con uomini e mezzi per ristabilire lo scorrimento all'interno del tratto tombato.
Altre criticità hanno riguardato le zone del Mugello con esondazioni nei campi dai corsi d'acqua Cardetole e Fistona, tra Borgo San Lorenzo e Sagginale, oltre che dal fosso Saltalavacca, che ha riversato i detriti sulla strada di Fontebuona, a Vaglia; anche qui intervento in corso del personale dell'ente consorziale, assegnato alla locale Unione dei Comuni.
Tra gli impianti idrovori si segnala l'entrata in funzione di Castelletti a Signa e della Senice a Quarrata.
Tecnici ed operatori del Consorzio di bonifica Medio Valdarno, come di consueto dopo ogni pioggia più intensa e passaggio delle piene, stanno monitorando la situazione, verificando il regolare funzionamento delle opere idrauliche ed intervenendo sui nodi idraulici più delicati per rimuovere eventuali ostruzioni.
Nell'ambito di queste attività sono state monitorate, in particolare, le casse di espansione, molte delle quali sono entrate in funzione su diversi bacini (Borro Soglia e torrente Vingone a Scandicci, bocca tarata Vingone, bocca tarata Soglia, cassa di espansione di Santa Maria a Vingone).
"La precipitazione intensa, anche se non di lunga durata, ha causato criticità diffuse, che ancora una volta evidenziano la vulnerabilità di un territorio complesso anche dal punto di vista urbanistico – spiega il presidente del Consorzio di bonifica, Paolo Masetti – Ho seguito l'evento con i tecnici del Consorzio, intervenuti su alcune criticità, che hanno interessato il reticolo di gestione, in particolare su microbacini. Le squadre sono tuttora presenti sul territorio e stanno monitorando griglie e punti delicati del reticolo."